“È stato dimostrato che i pazienti affetti da dermatite atopica hanno più probabilità rispetto alla popolazione sana di essere disoccupati e ciò implica costi sociali notevoli. Questi ultimi, poi, aumentano se si considera il fatto che circa la metà dei malati presenta problemi di produttività lavorativa o assenteismo per via dello stress legato alla patologia e alla privazione di un adeguato riposo a causa del prurito incessante”. Intervista a Mario Picozza, presidente ANDeA.
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