Coronavirus, Codalli (RSA Nembro): "Qui il Coronavirus uno tsunami, 33 vittime su 86 ospiti"
La direttrice: "Noi bbiamo fatto il possibile, nessuno ci ha tamponati nonostante le richieste"
CRONACA (Nembro). "Per noi il Coronavirus è stato uno tsunami, non ci sono altre parole per descrivere quello che è accaduto. Perdere 33 persone così all'improvviso per un motivo all'apparenza inspiegabile fino a poco tempo fa è stato davvero duro, anche perchè non c'è stata la possibilità di elaborare il lutto". Così la dottoressa Barbara Codalli, direttrice sanitaria della RSA di Nembro, una delle più flagellate tra le strutture per anziani, racconta l'emergenza Coronavirus. Un solo ospite è stato portato all'ospedale e rimandato indietro, perché la situazione del Pronto Soccorso era drammatica, quindi gli stessi medici, ci hanno detto di tenere in struttura i malati visto che almeno noi eravamo sanitari e potevamo accudirli in struttura". Sulle misure di sicurezza la direttrice aggiunge: "abbiamo utilizzato da subito le mascherine, poi siamo arrivati agli occhiali e ai camici; da subito abbiamo chiuso la struttura, nonostante l'invito della Regione a lasciare aperta la parte diurna. Perché tutti questi morti allora? Perché il virus una volta dentro ha fatto il suo danno; la RSA è una struttura piccola dove gli ospiti vivono uno accanto all'altro e poi sono soggetti che hanno in gran parte altre patologie". E i tamponi? "Mai fatti, nonostante le nostre continue richieste" (Luca Perillo/alanews)
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