Qualcuno lo definisce “neoruralismo”. Si tratta di quel movimento che sta spingendo in quota persone che scelgono la montagna come proprio orizzonte interiore e di vita concreta. Scelte coerenti con la “misura alpina” fatta di senso del limite e creatività, dove la tradizione incontra l’innovazione green e la nuova economia.
Sono queste le molle che hanno spinto Andrea Marcolla, giovane chef giramondo con la passione per la cucina internazionale, a scegliere la malga come meta dei suoi sogni.
Qui, a quota 2.000 metri immerso nel verde dei pascoli dell’alta Valfloriana, ha trovato l’habitat ideale per concretizzare il progetto di un locale aperto alle contaminazioni culturali eppure legato al suo territorio e ai suoi prodotti.
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