Roma, (askanews) - A quattro mesi dall'accordo sul clima raggiunto alla Cop21 di Parigi, i rappresentanti di 171 paesi si sono ritrovati
al Palazzo di Vetro delle Nazioni Uniti per la storica firma del documento. Una cerimonia simbolica, aperta dal segretario generale Ban Ki-moon, ma che dovrebbe segnare l'inizio di una nuova era energetica, attraverso varie tappe, che possa salvare il Pianeta dal surriscaldamento globale. L'accordo per entrare in vigore nel 2020 deve essere ratificato, accettato o approvato da almeno 55 paesi che rappresentano il 55 per cento delle emissioni mondiali di gas serra.
E il presidente francese Francois Hollande, nel suo intervento, ha chiesto all'Europa di "essere d'esempio e di ratificarlo entro la fine dell'anno". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi: "Credo che l'accordo sulla sostenibilità energetica non sia importante solo per i singoli punti, e noi italiani ne siamo orgogliosi, ma per il messaggio politico. Oggi da questa Assemblea diamo un messaggio di speranza alle generazioni future".
All'Onu è intervenuto anche l'attore americano Leonardo DiCaprio, ambasciatore di buona volontà delle Nazioni Unite e da sempre in prima linea per l'ambiente:
"E' arrivato il momento di smettere di parlare, non ci sono più scuse, non servono altri 10 anni di studi, bisogna abbandonare le energie fossili".
"Il mondo ci sta guardando. Bisogna agire: sarete ammirati dalle future generazioni o denigrati per sempre".
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