Star bene vuol anche dire non ammalarsi, né dalle malattie acute né da quelle croniche.
Tra quelle croniche, più diffuse e importanti sono quelle a carico dei bronchi e dei polmoni,
Logico mettere questo in relazione a ciò che respiriamo. Certo che per chi fuma la soluzione è quella di smettere. Punto e basta.
Per tutti, non solo per i fumatori, è importante la qualità dell’aria, non tanto legata ai fumi visibili quanto alle polveri sottili che respiriamo senza accorgercene.
Ma chi misura la qualità dell’aria? La risposta da noi è l’ARPA Agenzia regionale per la protezione Ambientale, con apposite centraline.
Se va bene o se va male è stabilita da dei limiti di legge, ovviamente mi aspetto che le leggi siano sempre più a favore di chi respira piuttosto che di chi inquina.
Nella cartina che vediamo, l’ARPA mette in evidenza i punti di monitoraggio. Questi dati sono accessibili attraverso internet, speriamo che si continui così “a far vedere” senza oscuramenti di dati importanti per la prevenzione e per la salute..
A colpo d’occhio si vede la necessità di monitorare di più la fascia pedemontana del Friuli Occidentale , anche ma non solo, per la presenza di industri e insalubri e “fumogene”, questione legata anche a recenti autorizzazioni a incenerire rifiuti nonostante l’Europa si sia impegnata a dare direttive per soluzioni migliori. Questo argomento è stato ed è dibattuto con la partecipazione di Istituzioni e di Cittadinanza preoccupata.
Torniamo sulla piantina dell'ARPA.
Ci sono gocce diverse dalle altre e sono quelle gialle del Pordenonese. Ciò significa che si sta superando il livello di guardia per superamento di soglie di inquinamento dell’aria che respiriamo oltre i livelli di soglia di attenzione.
Questi livelli divelli di inquinamento non dipendono, ovviamente, dalla sfortuna e quindi possono essere modificati in meglio da decisioni politiche orientate alla salute e non all’aumento della soglia di accettabilità !
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