L’evento tanto atteso dai russi è arrivato. Una liturgia durata oltre due ore nella cripta alla presenza del patriarca Hilarion e i sacerdoti ortodossi. Poi la sistemazione nella reliquiario e infine il trasferimento in aeroporto. Si è conclusa intorno alla 11, nella basilica di San Nicola, la cerimonia che ha accompagnato il trasferimento della reliquia del vescovo di Myra a Mosca dove resterà fino al 28 luglio. Si tratta di una costola sinistra di 13 centimetri, che sarà sistemata nella cattedrale di Cristo Salvatore, a Mosca, nel primo pomeriggio dove sarà accolta dal patriarca Kirill. E per l’occasione, dalle 18, tutte le campane della capitale inizieranno a suonare a festa. Prima fra tutte quella del Cremlino. E’ la prima volta che una reliquia di San Nicola, dopo 930 anni, viene tolta dal sacello e portata in un luogo sacro differente dalla basilica pontificia. La giornata si è aperta intorno alle 8: nella cripta della Basilica, il metropolita Hilarion Alfeev, presidente del dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, ha presieduto una «Divina Liturgia» terminata con la consegna della reliquia. La costola è stata riposta in una teca creata per l’occasione: sigillata è stata trasferita all’aeroporto Karol Wojtyla a bordo della “San Nicola mobile”. Ad accompagnare la reliquia una delegazione costituita da monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, Ciro Capotosto, priore della Basilica di San Nicola, don Angelo Romita, direttore dell’ufficio per l’Ecumenismo, Antonio Decaro, sindaco di Bari, Michele Emiliano, governatore della Puglia, e Francesco Introna, dell’Università di Bari.
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