dal libro ORCHIDEE, STORIE & PERSONAGGI 4° edizione pag 572 acquistabile da www.orchideria.it: Si pensa che le orchidee siano un genere superfluo, di cui si può benissimo fare a meno, ma forse non è proprio così, certo se coltivassimo cavoli, patate ed altre piante utili avremmo piante che ci danno qualcosa che ha un utilizzo pratico, che soddisfa dei bisogni materiali. E le orchidee cosa ci danno? Solo bellezza, che non soddisfa nessun bisogno materiale, ma un bisogno spirituale, che non è però meno importante dei bisogni materiali, anzi, forse è ancora più importante. Quando in casa rifiorisce un’orchidea, magari una comunissima Phalaenopsis comprata al supermercato per pochi euro, la grande gioia che proviamo fa bene non solo all’umore, ma è anche un toccasana per la nostra salute, sono emozioni positive che stimolano le difese immunitarie.
Le malattie psicosomatiche sono causate dagli effetti negativi che la mente produce sul corpo, affanni, angosce, stress, dispiaceri, delusioni, preoccupazioni hanno una notevole influenza sulla nostra salute, penso che per un appassionato la gioia che danno le orchidee, l’apparire di una nuova vegetazione, lo sbocciare di un fiore, sono un antidoto alle malattie psicosomatiche.
Un detto popolare dice che i dispiaceri accorciano la vita, di conseguenza una gioia così grande l’allunga! Per cui, per un appassionato, le orchidee non sono propriamente un genere superfluo visto i benefici effetti che hanno sulla nostra salute, ma penso che ancora più importanti siano gli effetti positivi sul nostro spirito, sulla nostra anima, sul nostro umore. Curarle o semplicemente passare del tempo con loro ci dà un piacere che ci rilassa, scarica le negatività, le tensioni e lo stress, ci fa recuperare il buon umore, è un’oasi di serenità, una medicina per l’anima! Ma non è solo un antidoto alle malattie psicosomatiche è anche una medicina per l’umore e lo spirito, ed è una medicina senza controindicazioni ed effetti collaterali, anzi.
Penso che gli appassionati di orchidee non abbiano bisogno dell’analista o dello psicologo, non hanno di questi problemi.
Ma bisogna sempre tenere presente che come tutte ma proprio tutte le cose vive anche le orchidee pur essendo tra le piante più robuste possono ammalarsi e anche morire e prima o poi succederà che una pianta si ammali o muoia e se questo non lo teniamo ben presente quando succederà sarà una grande delusione come spiegato nel capitolo “Quanto vive un orchidea” C’è chi si appassiona alle orchidee e ne ha una grande gioia ma ai primi problemi prova una grande delusione e smette, ma così si priva di tutti i benefici morali e materiali che si hanno dal prendersi cura di un orchidea, se invece tiene presente il fatto che tutte le cose vive possono morire la prenderà con più filosofia, supererà più facilmente la perdita e continuerà ad avere orchidee e trarne una grande gioia che come spiegato sopra è una medicina per l’anima ed anche per la salute del corpo.
E se anche noi tenessimo sempre ben presente che possiamo morire probabilmente il mondo sarebbe migliore, una volta ho letto una frase sul ciclo della vita dell’uomo: “L’uomo mangia le galline, le galline mangiano i vermi ed i vermi mangiano l’uomo” frase un po' macabra ma reale.
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