Roma, (askanews) - E' massima allerta in Francia e soprattutto in
val d'Isère dopo l'attentato di probabile matrice islamista nel sud-est del Paese, a Saint-Quentin-Fallavier, vicino a Lione, dove un uomo ha fatto irruzione in un impianto di gas, ha fatto esplodere alcune bombole, c'è stato un morto - un uomo decapitato - e diversi feriti.
Le autorità stanno interrogando Yassin Salhi, sospettato di essere l'autore dell'attentato e di avere decapitato la testa del suo datore di lavoro. Gli inquirenti stanno cercando di capire se il sospettato abbia avuto eventuali complici. Restano in cella, al momento, anche la moglie e una sorella e sono in corso perquisizioni presso la sua abitazione e l'azienda di trasporti in cui lavorava.
Dopo la strage di Charlie Hebdo, nel venerdì di sangue, anche la Francia ricade nell'incubo jihadista. Il premier Francois Hollande ha alzato le misure di sicurezza nel Paese e ha ribadito che non bisogna cedere alla paura. Ma il premier Manuel Valls non ha nascosto le sue preoccupazioni:
"La Francia - ha detto - deve imparare a convivere con la minaccia costante di attentati terroristici".
A dare i primi dettagli sul presunto attentatore, è stato il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve: Salhi, 35 anni, era già noto ai servizi segreti francesi, ma non aveva precedenti penali ha detto. Negli ultimi anni però era stato segnalato per "radicalizzazione" e definito come "potenzialmente pericoloso".
(Immagini: Afp)
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