«Cercare Dio è cercare dietro le cose provvisorie ciò che è e resta definitivo. A questo - ha spiegato il vescovo Domenico rivolgendosi ai religiosi e alle religiose, nel giono a loro dedicato - serve innanzitutto la vita consacrata. Questo è quello che voi fate trapelare senza dirlo, con la vostra esistenza quotidiana, che non smette mai di insegnare a tutti noi la libertà dalle cose, la libertà dalle persone, la libertà da se stessi. Voi religiosi, frati e suore, questo ci insegnate senza dirlo: ci fate imparare a distinguere ciò che passa da ciò che resta».
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