Ospite nella redazione napoletana di Fanpage.it, il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio fa il punto sulle principali questioni del dibattito pubblico, a partire dall'inchiesta di Bibbiano sui presunti affidi illeciti di minori. Il capo politico del Movimento 5 Stelle non si scusa con gli esponenti del PD, ma anzi rilancia: "Se quel sindaco fosse stato del M5s sarebbe stato per mesi su tutte le prime pagine. È agghiacciante la superficialità con cui il PD sta trattando quel tema, mentre noi stiamo intervenendo con il ministro Bonafede". Poi aggiunge: "Sta emergendo anche ipotesi elettroshock, qui bisogna dire tutto e il PD non ha nessuna lezione da poterci fare. Addirittura Zingaretti ride quando gli chiedono di rispondere sul caso Bibbiano..."
Sul caso Moscopoli spiega: "Se avessi la minima impressione che la Lega abbia preso dei soldi non starei con loro, dunque c'è piena fiducia. Però c'è un tema di forma e di rispetto istituzionale, perché se il Parlamento chiede di venire a riferire tu ci vai, a maggior ragione se non hai nulla da temere. Così metti anche in condizione chi sta al governo con te di poterti difendere".
Sull'autonomia: "Va fatta ma non per danneggiare il centro sud, dunque spingiamo su fondo di perequazione e livelli essenziali di prestazioni. Certamente non è accettabile la regionalizzazione degli insegnanti, diamo contenti di aver espunto la scuola dalla questione dell'autonomia".
Non manca un passaggio sul salario minimo: "Non possono esserci ragazzi che guadagnano 1, 2 o 3 euro l'ora quando in quasi tutta Europa c'è un tetto di dignità di 9 euro l'ora. Sul salario minimo c'è la stessa opposizione che si era mossa sul decreto dignità, che invece ha creato posti di lavoro e sicurezze. Ho visto i sindacati opporsi a quota 100, al decreto dignità, al reddito di cittadinanza, ora non voglio entrare in uno scontro con loro ma non è la prima volta che una parte dei sindacati attacca il Movimento 5 Stelle mentre invece è stata zitta su legge Fornero e Jobs Act".
C'è anche modo di affrontare il caso Siri - Arata, con il ministro del Lavoro che spiega: "Abbiamo avuto il merito di allontanarlo dal Governo e di bloccare gli emendamenti di cui si parla ora. Chiedo la massima velocità alla magistratura per capire cosa è successo, visto che nelle intercettazioni si parla anche di mettere dei sottosegretari per controllarmi: un fatto inquietante per la tenuta della Repubblica. L'importante comunque è che i loro obiettivi non siano mai stati raggiunti grazie al M5s".
Infine un passaggio sul mandato zero: "È un concetto che serve a tutelare chi fa lavoro sui territori, un riconoscimento ai consiglieri comunali che si fanno consiliature da soli all'opposizione. Resta il limite dei due mandati per parlamentari, sindaci e consiglieri regionali. I meme vanno bene, ricordo solo che sono gli stessi che facevano i meme sui navigator, che ora sono stati assunti ovunque, tranne che in Campania dove De Luca evidentemente vuole farmi un dispetto personale".
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