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Da un lato il suono cristallino e il nitore senza pari di una delle più grandi orchestre al mondo, quella dei Wiener Philharmoniker, nati 182 anni fa. Dall’altro la maestria del più grande direttore d’orchestra italiano vivente, Riccardo Muti, che torna per la terza volta a Bari, al Petruzzelli, negli ultimi quattro anni. Ha un sapore ancora più speciale il concerto che stasera, alle 20,30, chiuderà la mini tournée italiana di Muti alla guida dei Wiener, dopo aver entusiasmato sabato il pubblico del Ravenna Festival e ieri quello del Maggio Musicale a Firenze.
L’ennesima straordinaria occasione per il pubblico pugliese (e di tutto il Sud Italia), che non si è fatto attendere: il fuori abbonamento della Fondazione Petruzzelli ha fatto registrare il tutto esaurito ormai da mesi, a poche ore dalla messa in vendita dei biglietti. Tanto che dopo le numerose richieste l’Ente Lirico ha messo a disposizione alcune poltronissime (polverizzate in pochi minuti), grazie ad un accordo con l’orchestra sulla disposizione dei musicisti in palcoscenico, che ha lasciato libera la sezione di platea tradizionalmente occupata dalla buca.
Il programma esalterà il tradizionale suono estremamente denso ma sempre morbido dei Wiener: poco più di quarant’anni distanziano la composizione della Sinfonia n. 35, «Haffner» (1782) di Wolfgang Amadeus Mozart, dalla Sinfonia «La Grande» (1825-28) di Franz Schubert, due grandi cattedrali del classicismo viennese. L’occasione è talmente speciale che la Fondazione Petruzzelli, già nota per l’estrema puntualità nell’inizio dei suoi appuntamenti, ammonisce il pubblico di stasera: l’accesso al proprio posto sarà consentito entro e non oltre le 20,20 (gli eventuali ritardatari dovranno aspettare l’intervallo per accedere in sala, e in tutti gli ordini del Teatro Petruzzelli).
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