In diretta dall'Istituto Pesenti di Cascina, in compagnia degli studenti, nove appuntamenti sull'uso consapevole delle tecnologie e in particolare del computer e degli smartphone.

Martedì 7 febbraio sesta puntata del nuovo progetto di Punto Radio in diretta dall'Istituto Pesenti di Cascina: Alfabeto Digitale "va a scuola".

La trasmissione in onda per nove appuntamenti totali a cura del professor Domenico Laforenza e della testata giornalistica Punto Radio.

Dopo tre stagioni Alfabeto Digitale esce dagli studi di via Lungo le Mura 155, per incontrare dal vivo, i ragazzi dell'istituto cascinese.

La puntata è dedicata alla “Intelligenza artificiale”.

Oggi c’è un crescente parlare di IA: ne troviamo traccia nei più svariati settori delle nostre vite, pubbliche e private.

Ma cos’è l’intelligenza artificiale?

Pur non esistendo un’unica definizione ufficiale di IA, potremmo definirla come: un insieme di metodologie e tecniche, mutuate da svariate discipline (informatica, matematica, logica, robotica,..), mediante le quali possiamo progettare “macchine” capaci di prestazioni che, a un osservatore comune, sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana.

Durante la puntata verranno chiariti termini come “Machine Learning (Apprendimento automatico)” e “Deep Learning (Apprendimento profondo)”, quest ultimo, frutto anche di intensi studi sul funzionamento del cervello umano, é oggi di fortissima attualità per le sua applicazioni di ausilio alla risoluzione di problemi molto concreti e di forte valenza applicativa quali, ad esempio:

visione artificiale (es. Ausilio nelle auto a guida autonoma);
riconoscimento e sintesi vocale (es. Realizzazione di robot e chatbot, es. ChatGPT);
riconoscimento facciale (es. Sistemi di sorveglianza e prevenzione);
riconoscimento immagini (Es. Supporto ai medici per individuare malattie).

Insomma, l’IA ha le potenzialità di trasformare significativamente non solo le attività lavorative ma anche il nostro modo di vivere, ed é anche per questo che, da più parti, vengono sollevate serie e fondate preoccupazioni a riguardo di usi impropri dell’IA e della necessità di regolarne gli utilizzi.

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