© CLAUDIO MORTINI™◊
In basso scorre il Fiume Nera, affiancato da prati e campi di fondovalle e nascosto dallo stretto bosco fluviale di salici, pioppi e ontani.
In alto si erge il castello di poggio di Cerreto di Spoleto sorto a dominio delle strette valli del Vigi e del Nera, e fin dall’epoca romana crocevia di percorsi in direzione di Spoleto, Cascia, Norcia, Visso.
Il carattere fortificato del castello di Cerreto di Spoleto e del borgo sottostante, Borgo Cerreto, sono i segni che ci raccontano le vicende storiche tormentate di questo piccolo paese della Valnerina, per secoli conteso fra Spoleto e la Chiesa di Roma e fra Spoleto e Norcia, in una lunga lotta per affermare la propria autonomia comunale e per strappare al gastaldato di Ponte l’egemonia sul territorio circostante. Gli eleganti palazzi gentilizi presenti nel tessuto urbano testimoniano la storia delle passate epoche di ricchezza e di potere.
Una piccola curiosità sugli abitanti di Cerreto di Spoleto:
Nel vocabolario della Crusca del 1612 venivano descritti come "Coloro che per le piazze spacciano unguenti, o altre medicine, cavano i denti o fanno giochi di mano che oggi più comunemente dicesi Ciarlatani,...da Cerreto, paese dell`Umbria da cui soleva in antico venir siffatta gente, la quale con varie finzioni andava facendo denaro". L`associazione di questo termine agli abitanti di Cerreto di Spoleto è attestato in lingua italiana fin dai primi anni del Cinquecento ed ha conosciuto una tale fortuna da migrare in tutta Europa.
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