L'origine della Giornata internazionale della donna viene spesso legata a una storia immaginaria: un rogo nella fabbrica Cotton di New York nel 1908 in cui morirono diverse operaie. L'incendio ci fu nel 1911 alla fabbrica Triangle e persero la vita decine di donne, ma non fu l'evento originario della celebrazione.

L'istituzione della Giornata Internazionale infatti è legata a un insieme di eventi di rivendicazione dei diritti delle donne.
Già nel 1907 i partiti socialisti, riunitisi a Stoccarda per una conferenza internazionale, si impegnarono a lottare per riuscire ad introdurre il suffragio universale. Nel 1909, il Partito Socialista americano organizzò una manifestazione a favore del voto femminile.

Da lì, le manifestazioni per il suffragio universale si unirono a quelle per chiedere un aumento del salario e il miglioramento delle condizioni di lavoro fino all'8 marzo 1917 quando migliaia di donne scesero in strada a San Pietroburgo per chiedere la fine della guerra.

Nei decenni successivi il movimento per la rivendicazione dei diritti delle donne ha continuato a manifestare in tutto il mondo. Ma a distanza di oltre 110 anni, laGiornata internazionale della donna ci ricorda che per molti di questi diritti si sta ancora aspettando.

In Italia, come altrove, donne e uomini non hanno ancora gli stessi diritti sul piano lavorativo, economico e sociale. Basti pensare che, prima della pandemia, il World Economic Forum aveva stimato un tempo di 257 anni prima di riuscire a colmare il gender pay gap a livello globale. Ma le donne sono state tra le fasce di popolazione più duramente colpite dalla crisi economica causata dal Covid-19.

Per questo è importante che la Giornata Internazionale della Donna sia un momento di riflessione sulle conquiste passate e sulla rivendicazione di diritti paritari che va portata avanti anche tutti gli altri giorni.

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