In basso scorre il Fiume Nera, l’antico Nahar, affiancato dalle forme geometriche dei prati e dei campi di fondovalle e nascosto dallo stretto bosco fluviale di salici, pioppi e ontani.
In alto si erge il castello di poggio di Cerreto di Spoleto sorto a dominio delle strette valli del Vigi e del Nera, e fin dall’epoca romana crocevia di percorsi in direzione di Spoleto, Cascia, Norcia, Visso e Camerino.
Il carattere fortificato del castello di Cerreto di Spoleto è il segno delle vicende storiche tormentate di questo piccolo paese della Valnerina, per secoli conteso fra Spoleto e la Chiesa di Roma e fra Spoleto e Norcia, in una lunga lotta per affermare la propria autonomia comunale e per strappare al gastaldato di Ponte l’egemonia sul territorio circostante.
Gli eleganti palazzi gentilizi presenti nel tessuto urbano testimoniano la storia delle passate epoche di ricchezza e di potere, così gli insediamenti sparsi nel territorio di Cerreto di Spoleto fanno da indispensabile cornice a questa storia.
Oggi Cerreto di Spoleto promuove un turismo sostenibile e compatibile con gli equilibri degli ecosistemi acquatici. Grazie anche alla collaborazione con Legambiente gli appassionati ed i neofiti possono praticare la pesca a mosca e la pesca “no kill” sul fiume Nera, con in più la soddisfazione di contribuire a preservare la natura incontaminata della Valnerina.
Tutta l’area, come il resto della Valnerina, è ricca di itinerari naturalistici di pregevole bellezza, come quello che conduce alle pendici di Monte Maggiore (1428 m.s.l.m.), da dove è possibile intraprendere vari altri itinerari di trekking a piedi e a cavallo.
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