Clytocybe Nebularis
Un grande cerchio di Clitocybe Nebularis intorno ad un gruppetto di Lecci, nello stesso periodo di crescita e nello stesso habitat di altre Clitocybe commestibili (Gibba e Geotropa)
Ancora oggi c'è chi lo consuma, nonostante sia stato messo al bando da diversi anni.
La Clitocybe. Nebularis contiene dei principi tossici cumulabili e non smaltibili dal fegato.
Divulgare queste informazioni potrebbe essere superfluo per i cercatori di funghi più esperti, ma dato l'invitante aspetto, il forte aroma odoroso, il buon sapore fungino all'assaggio e la vaga somiglianza con alcuni pleurotus, meglio avvertire qualche facinoroso dei pesanti danni che questo fungo causa in modo asintomatico, subdolo ed indolore.
Chi si avvicina a questo hobby, deve prima imparare a riconoscere i funghi tossici e velenosi e poi quelli commestibili e trattarli con la cautela che meritano in cucina, conservandoli appropriatamente e soprattutto consumandoli prima che si deteriorino.
Ricordo ancora una volta che solo pochi funghi durano a lungo nel frigorifero come Pleurotus, Steccherini, Galletti, Polyporus, Tartufi e Ganoderma Lucidum che si secca lentamente a temperatura ambiente ed è utilizzabile per anni e perciò detto il "Fungo Eterno".
Tutti gli altri funghi commestibili vanno consumati in breve tempo oppure conservati adeguatamente, sottolio, al naturale, essiccati, in polvere (Come spezie, per esempio le Trombette dei morti, le Mazze di tamburo, i lattari del gruppo DELICIOSUS) o surgelati.
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