Il raddoppio ferroviario tra Albairate e Abbiategrasso potrà portare a una frequenza di un treno ogni mezz’ora anche nel tratto lomellino della Milano-Mortara-Alessandria. Lo ha affermato Michele Rabino, direttore commerciale per il Nord-Ovest di Rfi nel corso di un convegno organizzato dall’associazione pendolari Mi.Mo.Al.. Rabino, illustrando quali saranno i prossimi interventi delle ferrovie in Lombardia, ha spiegato come i benefici del raddoppio Albairate-Abbiategrasso, previsto entro il 2026 con i fondi del Pnrr, potranno avere felici ripercussioni anche sul resto della linea da Vigevano a Mortara fino ad Alessandria. “La cadenza dei treni potrà essere di uno ogni mezz’ora, mentre attualmente è di uno all’ora”, ha affermando Rabino, specificando che ciò sara reso possibile “da una maggiore stabilità guadagnata dall’intera tratta, con più possibilità di interscambi per le precedenze, uniti ai lavori che sono stati effettuati negli ultimi anni nelle stazioni di Parona e Vigevano per velocizzare l’ingresso e l’uscita, anche contemporanea, dei convogli”. Si tratta, è bene specificarlo, di un’opportunità teorica: i binari lo permetteranno, ma sarà compito di Trenord raddoppiare eventualmente il numero delle corse aggiungendo treni nuovi. Oltre a una maggiore velocità, con conseguente possibile aumento della frequenza, il raddoppio tra Albairate e Abbiategrasso diminuirà il rischio guasti. Oggi, secondo il dirigente di Rfi Rabino, il problema numero uno per la linea sono i passaggi a livello, presenti solo nel tratto a binario unico e forieri di problemi, tra inconvenienti tecnici e quelli provocati da veicoli e pedoni che cercano di attraversare mentre le sbarre si abbassano facendo scattare i sistemi di allarme. Tra Albairate e Mortara ci sono 17 passaggi a livello. 5 verranno eliminati per il raddoppio fino ad Abbiategrasso. Statisticamente, si riduce di un terzo il rischio di incidenti. Il mini-raddoppio Albairate-Abbiategrasso, fin qui visto con diffidenza in Lomellina, sembrerebbe quindi, a detta dei tecnici, poter portare dei benefici anche sulla sponda destra del Ticino. Su tutto, dal dirigente di Rfi Rabino è arrivata una promessa: “Nessuna delle opere che verranno realizzate in questa fase sarà sprecata in vista di un futuro prolungamento del raddoppio fino a Mortara”.
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