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Partiamo dalla località San Giacomo di Riva del Garda dove vi sono tre piccoli parcheggi sul viale Ardaro. Dopo circa 500 m. sulla destra, nei pressi di un portale antico, inizia il sentiero del Berghem. Saliamo (chiesetta di San Giacomo poco oltre sulla destra) fino alla località Foci. Poco sopra il sentiero si biforca ed io decido di seguire per la piccola chiesetta di S.Maria Maddalena, risalente al 1200. Dopo qualche foto agli ormai ruderi della chiesa giriamo, alle falde del monte Englo, decisamente verso la nostra prima meta che è Campi di Riva. Ci lasciamo alle spalle alcuni bivi e continuiamo per il sentiero 402, incontrando la Chiesa-Torre di San Giovanni con poco prima il Forte della Pinza. Proseguendo nella neve, per fortuna non alta depositatasi sul sentiero, arriviamo alle prime case di Campi (anzi alla località di Lavaro). Proseguiamo sulla stradina asaltata, ora pulita che conduce al paese e, davanti la chiesa, risaliamo la scalinata che porta alla parte alta del paese. Qui giriamo a destra allontanandoci dal centro (possiamo percorrere il paesino risalendo a sinistra davanti la chiesa fino all'entrata superiore, ove è posto il capolinea dell'autobus. Interessante, nei periodi natalizi, l'animazione creata dalla locale proloco che anima il paese in maniera inconsueta, al di fuori del rutilante bailamme dei mercatini di fondovalle, in un certo senso più affine allo spirito natalizio proprio per l'inusuale contesto paesaggistico d'intorno). Dopo pochissimi minuti arriviamo al cartello che indica verso sinistra la salita all'area archeologica di San Martino. Il risalire viene contrastato dalla neve che si fa più alta nella parte finale della salita (circa 20 minuti). Purtroppo la stessa neve nasconde col suo candido manto i contorni dell'antico borgo venuto alla luce tra i boschi della località San Martino. Qualche foto e poi ridiscendo fino alla strada girando poi a sinistra e scendendo fino alla località di Luna, attraversando la valletta e cominciando a scendere lievemente su bella forestale, inconsuetamente battuta. Alla fine però il sentiero prende il sopravvento e ad un trivio imbocchiamo la traccia sulla destra che ci fa scendere velocemente nel bosco, con qualche cautela dovuta alla presenza della neve e ad alcuni piccoli tratti ghiacciati. Incontriamo un viandante che ha scelto come noi quel giorno per la percorrenza e che ci rivela la preferenza per quel tratto in salita piuttosto che quello da me percorso. Con tinuo fino alla cascata dell'Ert, non particolarmente spettacolare ma sicuramente interessante. Proseguo in brevissimi tratti attrezzati che naturalmente vanno affrontati con la debita concentrazione e ritorno al bivio che al mattino mi ha portato alla chiesetta di S.Maddalena. In tutto 13 km. fatti in poco meno di 4 ore, con 770 m. di dislivello per un giro paesaggistico che sarebbe meglio collocato cnonologicamente in un contesto primaverile.

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