Firenze, le foto dei bronzi di Riace a 50 anni dalla loro scoperta

Luigi Spina, fotografo: "L'idea è quella di far dialogare questi capolavori col pubblico"

CULTURA (Firenze). Alla Galleria dell'Accademia di Firenze è stata inaugurata una mostra fotografica dei Bronzi di Riace, a 50 anni dalla loro scoperta nel mare al largo della provincia di Reggio Calabria. Carmelo Malacrino, direttore del MArRc: "Portare queste foto in una cornice straordinaria come la Galleria dell'Accademia accanto a un'icona come il David di Michelangelo è una grande opportunità, un omaggio all'arte e all'archeologia italiana. E' stato un grande lavoro per valorizzare i Bronzi di Riace. E' un dialogo per immagini per raccontare questi capolavori". Luigi Spina, fotografo dei Bronzi:"Il progetto spinge nella direzione di una umanizzazione della scultura. La mia idea è quella di trasferire questi capolavori assoluti in un dialogo col pubblico, raccontandoli in un processo di contatto. Così chi guarda può ancora scoprire l'epidermide bronzea e quindi la scultura antica è ancora contemporanea". (Emanuele De Lucia/alanews)

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grazie alla direttrice Cécile hallberg proprio per l'opportunità di riportarli qui a Firenze di portarli in una cornice straordinaria quella della galleria dell'Accademia accanto a un'altra icona della dell'arte italiana il Davide di Michelangelo che dietro alle mie spalle Io credo che unire queste due immagini David Michelangelo e i Bronzi di possa essere un grande omaggio all'arte e all'archeologia italiana che è una grande lavoro di Luigi spina uno dei più accreditati fotografi d'arte che abbiamo in Italia abbiamo posto questa mostra all'Inter tra le 4 mostri che in contemporanea quest'estate il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria offerto al suo pubblico impreziosendola monumentale scalinata disegnata da Marcello Piacentini all'interno del museo oggi queste fotografie e arrivano qui un dialogo per immagine secondo la luce e gli occhi di Luigi spina proprio per raccontare la bellezza dei Bronzi di Riace progetto e spinge nella direzione di umanizzazione della scultura perché la mia idea è quello di trasferire questi capolavori assoluti che sono dei valori assoluti ancora in un dialogo col pubblico raccontando lì però adesso un processo di contatto Un corpo a corpo è quello che ho fatto io con una con queste fotografie in modo tale che guarda ho ancora una volta di scoprire l'epidermide bronzi è come stava lì a variare dell'illuminazione e ancora una volta dimostrare quanto la scultura o di marmo di bronzo ma comunque d'epoca sia Antica abbia la sua contemporaneità
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