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I controlli sui cantieri del superbonus, compresi quelli riguardanti gli impianti fotovoltaici, sono in corso e saranno effettuati in quattro regioni ad aprile 2024, Lombardia, Toscana, Puglia e Umbria ma da maggio verrà esteso anche ad altre regioni.
La quantità di cantieri sottoposti a controllo è considerevole, con un totale di 60.000, gestiti dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
A febbraio sono stati estratti a sorte sette unità abitative per i controlli e 92 unità aggiuntive in questo mese di aprile. Tuttavia, rispetto alla vastità dei cantieri, questi numeri sono considerati irrisori. I controlli si concentrano sulla conformità dei progetti agli obiettivi del PNRR, con l'attenzione alla qualità delle ristrutturazioni e al risparmio energetico.
Le verifiche preliminari hanno mostrato un esito positivo per tutti i cantieri esaminati fino ad ora. Si prevede un nuovo target per il superbonus entro il 31 dicembre 2025, che richiederà ulteriori controlli e selezioni di progetti.
I controlli coinvolgono varie istituzioni, sia a livello nazionale che comunitario, e si concentrano sulla sostituzione delle caldaie e sull'installazione di impianti fotovoltaici ma riguarderanno anche l'isolamento termico e la sostituzione degli infissi, con controlli a campione, compresi sopralluoghi in cantiere, per verificare la correttezza delle asseverazioni e l'utilizzo delle risorse.
Sono basati su un campione di progetti estratti e sono effettuati sia online che in loco, con la partecipazione di funzionari tecnici e audit.
I professionisti coinvolti nei cantieri hanno risposto positivamente ai controlli finora effettuati, dimostrando entusiasmo nell'esporre la qualità dei loro lavori. Nonostante il numero limitato di cantieri controllati, si tratta di un'operazione reputazionale importante e positiva.
Infine, si sottolinea che, sebbene il numero di abitazioni selezionate possa sembrare esiguo rispetto alla vastità del programma, esse sono scelte come rappresentative del processo nel suo complesso.
Dunque, questa notizia può essere sinonima di campanello d’allarme?
Qui non parliamo di controlli di carattere Tributario, di ben altro genere e rischio.
A giugno dello scorso anno avevamo l’obbligo di rendicontare all’UE il completamento della ristrutturazione di edifici per almeno 17.000.000 metri quadrati, che si dovevano tradurre in risparmi di energia primaria di almeno il 40% con il noto miglioramento di almeno due classi energetiche.
Ad inizio 2023, la Direzione Generale Gestione del PNRR del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha avviato un processo di selezione tra tutte le asseverazioni caricate nella banca dati ENEA, per individuare quelle che erano coerenti con i parametri comunitari PNRR, scegliendo per questo 60.000 progetti. Progetti che servono per dimostrare all’Unione Europea che il denaro del PNRR è stato speso bene…
Dunque, in questo caso pare evidente che il controllore è L’unione Europea e il controllato è il nostro Governo, il quale ha il compito di dimostrare all’Unione Europea l’efficacia del denaro speso del PNRR e dunque di questo tipo di controlli credo ci sia poco da preoccuparsi.
I problemi, invece, ci sono e ci saranno da un punto di vista Tecnico e Tributario, quando i controllori saranno l’Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza, l’ENEA, ecc…e i controllati saranno i committenti, i condomini, i proprietari e tutti coloro che si sono fidati del gatto e la volpe nel portare a compimento le attività sotto la promessa del tutto gratis.
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Per il momento da Diego Santi è tutto.
Al prossimo video.
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