La testimonianza nel documentario «Genova: il ponte della rinascita», in onda lunedì 15 febbraio alle 21 su History Channel (canale 407 di Sky), che mostra le immagini della mattina del crollo e la storia della ricostruzione del ponte
«Quella mattina pioveva tantissimo, io e il mio collega Luigi iniziammo a fare il nostro giro di consegne come sempre». Inizia così il racconto di Gianluca Ardini, uno dei sopravvissuti alla tragedia del ponte Morandi, crollato la mattina del 14 agosto 2018: le vittime furono 43 vittime. «Dovevamo fare la penultima consegna - ricorda Ardini - . A un certo punto sento un tuono fortissimo, io stavo guardando il tablet e sento il mio collega Luigi che guidava dire \"Ma che succede?\". Io alzo la testa e, come nei film, vedo l'asfalto che si apre. E sprofondiamo giù». Il collega di Ardini, il 35enne Luigi Matti Altadonna (qui i ritratti delle vittime che hanno perso la vita mentre andavano al lavoro o in vacanza), morirà nello schianto, Ardini resterà accanto al suo corpo per 4 lunghe ore, intrappolato fra le lamiere, prima di essere salvato dai vigili del fuoco. Le immagini del suo salvataggio, insieme al racconto dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime, sono contenute nel documentario «Genova: il ponte della rinascita», in onda lunedì 15 febbraio alle 21 su History Channel (canale 407 di Sky).
Il documentario ripercorre la storia del crollo e della costruzione del nuovo ponte San Giorgio, ideato da Renzo Piano, dalla progettazione alla inaugurazione, soffermandosi sul lavoro che centinaia di persone, tra ingegneri, tecnici e operai, hanno svolto in condizioni molto complesse, se si considera anche lo scoppio della pandemia.
Il nuovo viadotto è stato realizzato prestando particolare attenzione alle condizioni idrogeologiche e agli effetti corrosivi determinati dall'aria salmastra portata dal vento proveniente dal mare. Si tratta di alcuni dei fattori che hanno proprio contribuito all'indebolimento della struttura del Ponte Morandi. «Mi auguro che questo ponte sia amato», ha detto Piano all'inaugurazione dell'opera che ha ricucito la città.
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