Commento di don Paolo Quattrone - sacerdote della diocesi di Aosta, parroco di Bard, Donnas, Hône e Vert.
Giovedì 28 Luglio
Dopo il segno di croce ecco che dobbiamo dare spazio all’aspetto più importante, all’ingrediente principale della preghiera che è l’ascolto. Si avete capito bene: si tratta di ascoltare! Noi pensiamo sempre che pregare sia dire a Dio cose, sommergerlo di parole invece si tratta di dare la parola a Lui, di sentire cosa ha da dirmi, da suggerirmi. Se parto dalle mie parole, finisco per dire a Dio sempre le stesse cose, a suggerirgli cosa deve fare, a battere sempre sugli stessi tasti, senza spostare mai il mio sguardo da ciò che provo, che vivo, che mi assilla e allora davvero la preghiera diventa monotona, arida, chiusa in se stessa, è come quando tu ti incontri con qualcuno e parli solo tu e non lasci un minimo di spazio all’altra persona. La preghiera non è un monologo con me stesso sennò mi attorciglio su di me e non vado da nessuna parte e la preghiera non diventa momento liberante, non mi sposta lo sguardo, non mi aiuta a guardare le cose, gli eventi e ciò che vivo con altri occhi. Occorre iniziare ascoltando Dio e come farlo: leggendo per esempio le letture del giorno che la liturgia della Chiesa propone, oppure solo una di esse, il Vangelo o il salmo; oppure posso decidere di leggere un Vangelo per intero leggendo ogni giorno un paragrafo o il libro dei salmi leggendo un salmo al giorno. Il bello, in entrambi i casi è che non scegli tu cosa leggere ma trovi ciò che quella pagina del Vangelo ti offre o che la liturgia della Chiesa ti offre. C’è anche chi apre a caso la Bibbia e legge ciò che gli capita davanti agli occhi. C’è chi invece ha l’abitudine di recitare la liturgia delle ore, per esempio le lodi o i vespri, molti di voi non sanno di cosa si tratti eppure è la preghiera ufficiale della Chiesa che fanno non solo i monaci, i preti e i religiosi ma che anche i laici possono recitare, dedicherò magari più in là una puntata per approfondire questo tipo di preghiera. In ogni caso occorre prima di leggere dire a Dio: “dimmi la Parola che più mi serve oggi”. Del brano che leggiamo non dobbiamo ricordare tutto, è sufficiente che ci soffermiamo su una parola, un passaggio, una frase che più ci ha colpito e state sicuri che quella è la parola che ci serve per quella giornata. Quando leggiamo una lettura, un salmo non occorre trattenere tutto l’importante è cogliere la frase che fa per me. Serve di sicuro un commento alla lettura, chi fa parte del gruppo del Vangelo del giorno è certamente facilitato ma non dimenticate mai questa cosa: prima di ascoltare il commento leggete il testo della lettura che ho scelto da commentare e trovate la parola o la frase che vi colpisce di più perchè non è detto che sia quella che sottolineo io nell’audio. Nell’ascolto rientra anche il leggere per esempio ogni giorno una paginetta, un paragrafo di un libro di spiritualità, la vita di un santo, un libro che parla di fede, anche questo può servire perché non pesco parole sempre da me, non torno sempre sulle stesse mie idee ed esigenze ma sposto il mio sguardo sennò se parto sempre e solo da me rischiando di dire a Dio sempre e solo le stesse cose. Può essere buona abitudine avere un quadernetto dove segnarci ogni giorno la parola, la frase che ci ha più colpito ogni giorno, ci aiuta a comprendere dove Dio ci sta portando, cosa ci sta suggerendo per il nostro cammino di fede. Nel Vangelo di oggi Gesù fa l’esempio del pescatore per parlare del Regno di Dio, pescatore che tira su nelle reti pesci buoni e cattivi. Ora, quando noi ci mettiamo a leggere la Parola di Dio è come se andassimo a pescare, non dobbiamo tornare con le reti strapiene, ci bastano pochi pesci per l’oggi, peschiamo perciò ogni giorno quella parola che ci serve, una sola, è quella che Dio ha in serbo per noi, per accompagnarci, per farci capire che è al nostro fianco. E’ vero ci sono anche pesci cattivi, quante parole ascoltiamo durante la giornata e che invece sono cattive, amare, inutili, superflue e sono da buttare a mare. Quando stiamo leggendo e ascoltando la Parola di Dio siamo certi di trovare parole solo buone, si tratta di pescare quella che Dio ha preparato per me.
.
Ещё видео!