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Nella lezione di oggi tratteremo 4 parole che creano diversi problemi a molti studenti di italiano, ovvero: buono, bello, bravo, bene. Possono generare un po’ di confusione ma, se rimarrete con noi, chiariremo ogni dubbio riguardo queste paroline italiane molto insidiose.
Come e quando usare: Buono, bene, Bello e Bravo
Iniziamo da:
BENE
Questo è un avverbio, più esattamente, un avverbio di modo, quindi si usa per descrivere e dirci come si svolge un’azione e, di conseguenza, si usa in relazione con un verbo!
Esempi: “Parlo bene”, “Nuoto bene”, “Canto bene”… e così via.
“Bene”, pertanto, descrive come l’azione espressa dal verbo è eseguita; in particolare, si usa per indicare che sappiamo svolgere, tale azione, in maniera soddisfacente, ossia in modo corretto, appropriato. Il contrario dell’avverbio “bene” è: male.
Esempio: “Io parlo molto male il Tedesco”
Ma ora passiamo alla parola:
BRAVO
Questa è un aggettivo, quindi, come tutti gli aggettivi, è declinabile.
Può essere concordato, in genere e numero, con il sostantivo al quale si riferisce, pertanto potremmo dire: “bravo“, ma anche “bravi“, “brava” e “brave“.
Lo si usa per fare un apprezzamento in riferimento al talento, alla capacità di una persona di fare qualcosa come si deve.
Può essere seguito dalle preposizioni:
in: quando usato in riferimento a una disciplina
Esempio: “Mario è molto bravo in geometria!”
con: quando usato in riferimento a oggetti e persone
Esempio: “Angela è molto brava con gli indovinelli!”
a: quando usato in riferimento a un verbo all’ infinito.
Esempio: “Rocco è davvero bravo a cucinare: l’altro giorno mi ha preparato una parmigiana deliziosa!”
ATTENZIONE!
Se l’aggettivo “bravo” è seguito da un sostantivo, il suo significato cambia.
Infatti, se diciamo: “Marta è una brava ragazza”, quello che stiamo comunicando è che Marta si comporta bene, rispetta le regole, agisce in maniera appropriata…
Anzi, bisogna aggiungere una cosa: se usiamo “bravo” per esprimere un apprezzamento su un talento o capacità, il suo contrario sarà: incapace o incompetente; mentre, in presenza di un sostantivo, il contrario di “bravo” sarà: cattivo.
Esempi: “Agnese è brava a guidare“, “Agnese è incapace a guidare”
“Agnese è una brava amica“, “Agnese è una cattiva amica”
Ora tocca a:
BELLO
Anche questo è un aggettivo, quindi possiamo avere le declinazioni: “bello“, “belli“, “bella” e “belle“. Si usa riferimento all’ estetica di un luogo, persona o oggetto, quindi ne si apprezza l’apparenza. Il suo contrario è: brutto.
Esempio:
“Questa maglietta, acquistata su LearnAmo Collection, è davvero bella, per questo i nostri studenti dovrebbero dare un’occhiata al nostro negozio online!”
“Questa maglietta a righe, invece, è brutta”
Infine, abbiamo:
BUONO
Si tratta di un aggettivo che si può declinare in “buono“, “buoni“, “buona“, “buone“. Si può utilizzare in riferimento a persone per dire che sono gentili ed altruiste.
Esempio: “Mio padre è, davvero, buono: nonostante spesso mi comporti male, non mi rimprovera mai!”
Viene utilizzato, inoltre, per esprimere la qualità di un oggetto, di solito la bontà, il gusto.
Esempi: “Il gelato italiano è molto buono!” o “Questo risotto è molto buono!”
Ah, a proposito di cibo italiano, avete già visto il nostro video sui piatti tipici di ogni regione italiana? Dategli un’occhiata se siete amanti della cucina del Bel Paese: [ Ссылка ] 👈🏽 🍕 🍝
Ok, siamo alla fine di questa video-lezione, ma abbiamo un compito per voi! Scrivete nei commenti una frase usando ciascuna di queste parole! Cercheremo di correggere eventuali errori! Inoltre vi consigliamo di fare gli esercizi automatici. Noi ci rivediamo presto, con una nuova lezione!
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