[ Ссылка ] I droni possono colpire anche cittadini statunitensi.
La frase, contenuta in un documento confidenziale del ministero della giustizia, rivelato martedì,
riaccende polemiche mai sopite. Nelle sedici pagine
Washington giustifica l'uso degli aerei senza pilota per eliminare i reponsabili di Al Qaeda qualsiasi sia la loro nazionalità.
"Abbiamo deciso questi attacchi - spiega Jay Carney, portavoce della Casa Bianca - perché li riteniamo necessari a mitigare le minacce attuali, a fermare complotti, a prevenire attacchi futuri e anche a salvare vite di cittadini statunitensi. Questi attacchi sono legali, etici e saggi".
Il dossier chiarisce però che l'obiettivo deve rappresentare una minaccia imminente e non può essere catturato in altro modo. Immediata la reazione delle associazioni per la tutela dei diritti civili.
"È un documento agghiacciante - accusa senza mezzi termini Hina Shamsi direttore del Progetto per la Sicurezza Nazionale dell'Unione statunitense per le libertà civili - Va al cuore delle preoccupazioni
presenti nella nostra democrazia in merito alla relazione tra governo e cittadini, alle violazioni delle garanzie più fondamentali presenti nella Costituzione vale a dire che il governo non toglierà la vita ai cittadini senza un giusto processo previsto dalla legge".
Lo scorso ottobre decine di pacifisti statunitensi
avevano preso parte in Pakistan a una marcia, guidata dall'ex star di cricket Imra Khan, contro
le operazioni con i droni condotte da Washington contro presunte basi talebane.
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