A Kiev, si compie il massacro di Babi Yar: 33.771 ebrei ucraini vengono massacrati e buttati in una fossa dai nazisti. Il giorno prima, in città, un manifesto affisso su alcuni muri recitava: “è fatto obbligo a tutti [gli ebrei] di dotarsi di documenti, denaro, oggetti di valore, nonché di abiti invernali, biancheria, ecc. Gli ebrei che non ottemperassero a queste disposizioni e venissero trovati altrove saranno fucilati”. Il massacro verrà taciuto dall’Unione Sovietica, anche dopo la fine della guerra.
da rai storia
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