Milano (askanews) - Grandi eventi, ingenti risorse consumate, migliaia di persone coinvolte. Ma per l'ambiente il tutto potrebbe tradursi in grave colpo. Dodici grandi organizzazioni europee, riunite nel progetto ZEN, hanno invece deciso di dar vita ad un vero e proprio catalogo di esperienze e procedure con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale degli eventi stessi, e certificarne la sostenibilità. Ma non solo, come spiega Chiara Dall'Aglio di Sviluppoumbria: "L'evento può in realtà essere un vero e proprio laboratorio di innovazione sociale, e avere un impatto non tanto nel momento in cui si svolge, ma anche come lascito per il territorio perché può essere educativo per le comunità locali e per i turisti e insegnare atteggiamenti di consapevolezza nei confronti della sostenibilità che possono essere replicati più facilmente anche dopo che l'evento si è concluso".
Regione Umbria e l'agenzia regionale Sviluppoumbria - che sono tra i principali promotori del progetto Zen, Zero Impact Cultural Heritage Event Network - hanno deciso di mettere a confronto le principali esperienze internazionali sul tema della sostenibilità dei grandi eventi convocando per l'11 settembre 2015 a Milano, in Cascina Triulza, un workshop internazionale in occasione del grande evento mondiale per antonomasia: Expo Milano 2015.
"L'11 settembre ci incontreremo come Umbria insieme ad altre realtà italiane che fanno capo a Città Slow e alle attività che sono state svolte in Gran Bretagna al festival di Hay, e che verranno svolte in Brasile con le Olimpiadi di Rio, per ragionare insieme su come si possano mettere a sistema queste esperienze per realizzare un metodologia comune per la riduzione dell'impatto dei grandi eventi e renderli sempre più sostenibili".
L'impegno di Regione Umbria e Sviluppoumbria si inseriscono in una strategia di politica territoriale ben definita. "Gli eventi che si svolgono in Umbria sono molto attrattivi e qualificanti, fanno parte dell'identità territoriale della regione, ma hanno un impatto, oltre che positivo in termini economici, anche negativo per quanto riguarda gli elementi di tipo ambientale. L'intento della Regione supportato da Sviluppo Umbria è proprio quello di trovare delle soluzioni che possano rendere più sostenibili gli eventi mantenendo quei profili di impatto positivo come l'incremento economico, una maggiore coesione sociale, e una maggior consapevolezza della propria identità".
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