#bmw #serie1 #bmwserie1
0:00 Intro
0:24 Layout e pulsanti
2:13 Strumentazione
4:20 Impostazioni vettura
8:17 Retrocamera
11:10 Radio e media
12:46 Telefono
12:57 Navigazione
15:50 ConnectedDrive
16:40 Impostazioni infotainment
Di lei ne sono state dette di ogni: per il suo lancio nel 2019 internet si è riempito di commenti su quanto fosse uno scandalo l’addio alla trazione posteriore, e sul suo presunto essersi imborghesita. I LED anteriori e posteriori effettivamente sembrano più eleganti e meno aggressivi, e contribuisce all’idea di lusso anche il grande doppio rene incorniciato nel cromato. Ma a fugare ogni dubbio sull’indole della Serie 1 ci pensano la linea generale della vettura, le sue proporzioni, ma anche l’assetto M della versione in prova: proprio borghese quest’auto non è. E poi grazie BMW, davvero. Hai saputo mantenere il famoso Hofmeister Kink sul montante posteriore anche su questa segmento C. L’auto sembra più poggiata a terra in allestimento M Sport, più acquattata, e sfoggia delle acuminate appendici aerodinamiche per il paraurti che accompagnano come si deve il diffusore posteriore e lo spoiler. I cerchi, infine, sono dei 17”, e fanno ben sperare per il comfort di marcia su alcune strade pugliesi. Nella media invece le dimensioni generali: 4,32 metri di lunghezza per 1,80 metri di larghezza ed 1,43 metri di altezza. Peccato per il baule, che a differenza delle concorrenti ha una capacità di 380 litri che però possono crescere fino a 1.430 abbattendo il divanetto posteriore in configurazione 60:40: la superficie diventa molto piatta e ben sfruttabile, e a divanetto alzato si ha a disposizione una luce di cortesia e 2 ganci per le buste della spesa. L’impostazione di guida della Serie 1 è sicuramente sportiva: si sta seduti molto in basso pur non pregiudicando la visibilità anteriore grazie a dei montanti non troppo larghi e le dimensioni da compatta di segmento C con un muso abbastanza corto, pratico nelle manovre. I sedili sono incredibilmente avvolgenti, forse troppo: su di me calzano a pennello, ma chi è leggermente più corpulento forse sarà un po’ stretto. Esteticamente l’abitacolo è accattivante, con molto nero e dettagli in contrasto blu M Sport come l’allestimento. Il volante in pelle è bello grande e, devo dire, piuttosto cicciotto, con un bellissimo fregio in alluminio per la razza centrale. La strumentazione mista analogico-digitale è chiara, e abbiamo apprezzato molto il display da 8,8” del sistema infotainment: è completo, controllabile sia con il touch che con il rotore sul tunnel centrale, ma ha dimensioni giuste, non esagerate, che non distraggono alla guida né bloccano la visuale. Un punto in più per i tasti fisici del clima automatico bi-zona, ma tenetevi pronti con lo swiffer per pulire continuamente il bel gloss black del tunnel centrale. Magari storcerete il naso, ma nel 2021 il piacere di guida, volenti o nolenti è accompagnato da un po’ di tech. Dietro il volante la scelta tra il misto analogico-digitale come sull’esemplare che abbiamo provato, oppure la strumentazione full digital del BMW Live Cockpit Plus. Al centro invece l’infotainment da 8,8” controllabile sia tramite il touch che dal rotore sul tunnel centrale: noi vi consigliamo di usare quest’ultimo, perché ci si abitua ad utilizzarlo dopo pochi km, si evita di lasciare le terribili impronte sul touch screen e soprattutto si tengono le mani più vicine al volante, senza spostarsi fino allo schermo che comunque è posizionato abbastanza in alto. In generale l’infotelematica comprende navigatore, connessione ad internet e connettività tramite Android ed Apple. Il piacere alla guida passa anche per la serenità, ed ecco che tra i vari airbag e sensori di pressione pneumatici si è assistiti dall’Intelligent Safety: il pacchetto di ADAS che comprende cruise adattivo, sistema anticollisione, mantenimento di corsia e anche il rilevamento della stanchezza del guidatore. Diesel e benzina i propulsori disponibili: partendo da questi ultimi la scelta passa per il 1.5 da 110 o 136 CV per le 116i e 118i. 2.0 178 CV monta invece la 120i, mentre il posto delle pepate è occupato dalla 128ti, 2.0 da 265 CV, e dalla M135i da 306 CV. 116, 118 e 120d sono invece i nomi delle varianti a gasolio: si può optare per un 1.5 da 115 CV o per un 2.0 in declinazione 150 o 190 CV. La 118d, protagonista di questo test, sviluppa 350 NM di coppia, con prestazioni ed un comportamento briosi: 0-100 in 8,4 secondi ed una velocità massima di 215 km/h.
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Grazie a Gruppo Chiarito.
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