In questo video voglio parlarti della scelta più importante che un imputato possa fare!
Una decisione sofferta, che toglie il sonno e blocca il respiro.
Una decisione che pone un individuo innanzi ad un dubbio amletico: fare o non fare il processo?
Cercare di vincere, sul campo, la propria battaglia legale o pareggiare a tavolino?
Lottare per arrivare alle porte del paradiso - con il rischio però di cadere rovinosamente all’inferno; oppure accettare le pene del purgatorio.
Scopriamo insieme i pro e contro di questa scelta e quale può essere la scelta migliore.
Ma cos’è il patteggiamento?
Il Patteggiamento non è altro che stipulare un accordo sulla pena con la Pubblica Accusa; dopo di che questo accordo deve essere sottoposto al Giudice al quale spetterà “l’ultima parola”.
Sia chiaro: il patteggiamento o applicazione di pena concordata – che dir si voglia – è a tutti gli effetti una sentenza di condanna.
L’accordo è possibile allorché la pena patteggiata non superi il “tetto massimo” di cinque anni di reclusione soli o congiunti a pena pecuniaria.
Questo è il c.d. “Patteggiamento allargato”; ma molte volte viene compiuto anche il patteggiamento vero e proprio che assicura importanti benefici che andiamo a vedere da qui a poco.
Or dunque, a cosa serve il patteggiamento e che vantaggi dà a chi lo sceglie?
Il patteggiamento comporta degli importanti benefici.
In pratica, l’imputato, rinunciando alla celebrazione del processo - e quindi facendo lavorare meno la già appesantita ed ingolfata macchina giudiziaria - “incassa” un importante beneficio premiale, ossia: una pena “scontata” di un terzo.
Ma non solo. Tra i vari benefici ve n’è uno particolarmente importante.
L’imputato, per il tramite del suo difensore, nel formulare la richiesta di patteggiamento, potrà chiedere come conditio sine qua non la concessione della “pena sospesa”.
Cioè significa che se il patteggiamento non supera il “tetto massimo” di due anni di reclusione la pena verrà messa in ghiacciaia e congelata e il condannato non vedrà il carcere neanche con il cannocchiale.
Ancora, se vi è costituzione di parte civile, il Giudice non potrà decidere sulla relativa domanda di risarcimento del danno.
In più, con il patteggiamento ristretto, cioè quando non si supera i limiti dei due anni di reclusione, non vi può essere la condanna per le pene accessorie, spese processuali e misure di sicurezza, fatta eccezione per la confisca.
Ma quali sono gli svantaggi?
Lo svantaggio è che rinuncerai a fare il processo e quindi rinuncerai a dimostrare la tua innocenza.
Ma veniamo al tema centrale.
Quando scegliere di patteggiare e quando scegliere di non patteggiare?
Bene, nel video hai potuto vedere lo sfogo di Antonio Conte riguardo alla vicenda di “scommettopoli”.
Dunque, qui una premessa è d’obbligo.
Per
Io non sono un difensore che ama il patteggiamento. Non sono un patteggiatore seriale. Per me il patteggiamento è l’eccezione, non la regola.
Se Ma in questa materia non si possono fare sempre scelte assolute ed integraliste ma distinguere caso per caso nell’interesse del proprio assistito.
Dunque: occorre scegliere il patteggiamento quando il quadro è compromesso e quando gli elementi di causa non ti consentono di dimostrare la tua innocenza.
È una scelta dolorosa ma a volte va fatta.
Come direbbe Sun Zun nell’arte della guerra: “Combatti le battaglie che sai di poter vincere”.
Altre volte invece NON bisogna patteggiare.
Non bisogna patteggiare quando si possono smascherare le false accuse, quando si hanno testimoni a favore, quando si hanno argomentazioni difensive valide.
In questo caso bisogna andare a processo come carri armati e dimostrare la propria innocenza.
Tutto ciò comporta un attento lavoro di analisi del fascicolo processuale che dovrai fare insieme al tuo Difensore per arrivare alla decisione più ponderata e più vantaggiosa possibile per il tuo cliente.
Come avvocato penalista, come difensore, posso dirti che: “A volte si può patteggiare, ma non si può patteggiare MAI l’innocenza di un uomo”.
Bene, se ti è piaciuto questo video lascia il tuo “mi piace” ed iscriviti al canale.
Se vuoi lasciare un commento fallo pure e ti risponderò.
Se vuoi espormi il tuo caso giudiziario chiamami oppure scrivimi e sarò pronto ad ascoltarti e ad aiutarti…perché…
Io sono Francesco D’Andria e sono dalla tua Parte.
=======================================================
Iscriviti al mio canale qui
[ Ссылка ]
Visita il mio sito qui
[ Ссылка ]
Ещё видео!