“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” (“Le città invisibili” di Italo Calvino Edizione di riferimento: Einaudi, Torino 1972)
Parlare di invisibile è quasi sempre un salto nel vuoto. Abbiamo trovato undici posti dentro la periferia Romana e abbiamo cercato di parlare di invisibile rendendolo danza. Undici storie invisibili dentro undici posti in cui la bellezza è visibile. Gli occhi sono la testimonianza, il racconto è un viaggio dentro la soggettività. Nulla che appare è reale tranne la bellezza, nulla che è stato c’è ancora, se non scie di movimenti nella città che abbiamo abitato. Ci piace pensare ad una Valdrada che ha in sé il suo essere doppia senza amarsi davvero ma guardandosi realmente sempre. E noi abbiamo amato ogni singolo posto che abbiamo danzato, ogni singola storia che abbiamo raccontato, ogni singolo tempo che ci ha accompagnato. Perché Valdrada è così. Sono undici bellezze guardate, undici storie raccontate, undici amori non corrisposti.
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Il progetto
Valdrada è un film indipendente realizzato dall’incontro di Davide Romeo e la sua compagnia Uscite di Emergenza con Gabriele Colafranceschi videomaker di The Way Out per il corso di formazione professionale “U.d.E. Formazione Continua”. Il progetto nasce come l’incontro e il dialogo tra il filmaking e la danza contemporanea nell’esperienza di un progetto narrativo e allo stesso tempo surreale ambientato nelle periferie di Roma. L’idea è quella di voler valorizzare dei posti della periferia urbana romana, senza volerli giudicare o porre delle attenzioni particolari. L’obiettivo è coglierli nella loro bellezza intrinseca e far intervenire la danza per tirare fuori dai luoghi stessi dei racconti di movimento che hanno come fine ultimo quello di abitare il luogo. Il progetto prende il nome da una delle “città invisibili” di Italo Calvino, dal quale prende ispirazione tutto il lungometraggio. Si è voluto raccontare attraverso la danza la nostra visione soggettiva di questi luoghi proprio come Marco Polo fece con Kublai Khan nel romanzo di Calvino e si è scelto undici set come le undici categorie delle città del libro. In particolare Valdrada è una del “le città e gli occhi” che ha un suo riflesso sulla superficie del lago in cui si specchia. Ogni autore e ogni performer ha voluto guardare sé stesso nella sua condizione e il suo riflesso nel progetto diventando parte integrante del luogo in cui stava operando senza tradire la sua matrice. I performer del progetto fanno parte del corso di formazione professionale “U.d.E. Formazione Continua” insieme alla compagnia Uscite di Emergenza entrambi diretti da Davide Romeo.
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CREDITS
VALDRADA
Un film di Davide Romeo e Gabriele Colafranceschi
Con Uscite di Emergenza Contemporary Dance Company, The Way Out, U.d.E. Formazione Continua
Prodotto da A.S.D. Corpi Mobili
Performers:
Giorgia Agata Bafera, Yana Delibashev, Rosa Fontana, Sara Gullì, Giada Manno, Alessia Marra, Virginia Matta, Riccardo Milani, Valeria Pelino, Claudia Pera, Davide Romeo, Matteo Vairo.
Personale di produzione: Gabriele Planamente, Arianna Rinaldi
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