La Dr. Paola Venturini, Specialista in Psichiatria, parla dei disturbi alimentari somatoformi, cosa sono e come trattarli nell’intervista a Radio Dimensione suono soft, per la rubrica Lifestyle extra.
Dottoressa, è vero che alcuni disturbi psichiatrici possono presentarsi con sintomi esclusivamente somatici?
Assolutamente si. Esistono pazienti che non avendo grandi capacità espressive utilizzano solamente il corpo come espressione del malessere psichico.
Questi disturbi vengono chiamati somatoformi e sono proprio quelli in cui la sofferenza psichica è declinata esclusivamente in termini di sintomi fisici o preoccupazioni riguardo la propria salute. Spesso le lamentele sono di carattere algigo, digestivo o epidermico.
Chi sono questi pazienti e perché non sarebbero in grado di riconoscere una sofferenza mentale?
Allora sono pazienti definiti allessitimici, che è una parola greca che significa letteralmente mancanza di parole per esprimere le proprie emozioni, e sono pazienti che tendono a negare o evitare emozioni negative e relazioni intime.
Per questo motivo si rivolgono principalmente a medici, non psichiatri o comunque non psicologi, e dedicano gran parte del loro tempo e del loro denaro ad effettuare visite specialistiche spesso inutili e possono arrivare anche ad effettuare interventi chirurgici inutili.
Come riconoscerli e come curarli
Eh, non è semplice perché spesso non vanno dagli psichiatri.
Quindi diciamo che quando un medico non psichiatra incontra un paziente con pochi fattori di rischio, relativa buona salute che però vive con enorme partecipazione sintomi fisici non invalidanti, deve sospettare che ci sia quantomeno anche una componente psichica e quindi magari indirizzarlo ad uno specialista in tal senso.
Spesso per questi pazienti è necessaria anche una terapia farmacologica, perché la sofferenza è importante. Le molecole più utilizzate sono antidepressivi o ansiolitici, però anche qui se si vuole raggiungere una cura deve essere attraverso la psicoterapia.
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