Milano, 8 nov. (askanews) - La Casa Bianca lo aveva annunciato a fine di ottobre: gli Stati Uniti riaprono oggi i confini ai viaggiatori vaccinati provenienti da Europa, Cina, India, Brasile e Sudafrica. Il viaggio può essere per turismo ma anche per studio o lavoro. Oltre al ciclo vaccinale completo le autorità americane richiedono il test a massimo tre giorni dalla partenza. Finiscono così le restrizioni introdotte a causa della pandemia da Covid 19 nel 2020.
Per gli Usa è un segnale di ritorno alla normalità, all'indomani della domenica della Maratona di New York, altro momento di iconica partecipazione internazionale in quello che è il simbolo della multiculturalità del Paese: la Grande Mela. E soprattutto dopo un anno di pausa a causa della pandemia.
La Maratona di New York è tornata in tutto il suo splendore. Circa 30.000 corridori si sono iscritti per sudare, soffrire e spingere le gambe per 42,195 km che in miglia sembrano meno: 26,2 ma che restano una bella fatica, che si snoda attraverso tutti e cinque i distretti: Staten Island, Brooklyn, Queens e Bronx prima di terminare a Central Park a Manhattan.
I corridori aspettavano la gara di domenica da due anni e proprio a causa della pandemia, questa cinquantesima edizione è stata ridotta a numeri pià simili a diverse edizioni fa che a quella precedente 30.000 partecipanti sono il 40% in meno rispetto all'evento del 2019, che ha visto più di 53.000 corridori. Ma dopo un anno in cui gli eventi di corsa di massa sono quasi scomparsi, questo è un semplice dettaglio.
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