Pavia Uno Tv Informazione - Speciale. Ospite il consigliere regionale Giuseppe Villani del PD per commentare il caso del giorno e in generale la situazione del sistema sanitario lombardo, sempre più provato, oggetto di una presa di posizione forte dei Dem già in parte recepita e fatta propria dalla giunta regionale e dall’assessore al Welfare, Letizia Moratti.
IL CASO
Arresti della Guardia di Finanza di Pavia all’alba di oggi disposti dal Gip Maria Cristina Lapi, nell’ambito dell’indagine su presunti appalti truccati per i servizi di trasporto in ambulanza. Quattro le persone fermate e numerose perquisizioni e sequestri in diverse regioni: Lombardia, Marche, Lazio e Sicilia. A finire agli arresti domiciliari sono stati 2 funzionari di vertice dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Pavia e 2 amministratori di una cooperativa di Pesaro attiva nel settore sanitario. Sotto la lente della procura da tempo c'era l’affidamento da parte di Asst dei servizi di trasporto sanitario per Oltrepo e Lomellina. Un appalto da 2,3 milioni di euro, il cui affidamento, secondo l’indagine della procura, sarebbe stato alterato da irregolarità.
IN DETTAGLIO
Arrestato per turbativa d'asta sull'appalto delle ambulanze per il trasporto sanitario in Oltrepo e Lomellina Michele Brait, direttore generale dell'Azienda socio sanitaria della provincia di pavia (Asst), che gestisce gli ospedali di Vigevano, Voghera, Mortara, Mede, Casorate Primo, Broni-Stradella, Varzi. Il direttore generale è agli arresti domiciliari nella sua casa di San Donato Milanese, le perquisizioni si sono protratte per l’intera giornata. A finire agli arresti domiciliari sono stati oltre al dg Brait anche un altro funzionario dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Pavia, Davide Rigozzi, Responsabile Unico del Procedimento, e due amministratori di una cooperativa di Pesaro, First Aid One, attiva nel settore sanitario per i reati di turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture. Per la precisione a finire in arresto sono stati i fratelli Antonio e Francesco Calderone, originari di Messina e residenti rispettivamente a Roma e ad Arese. Le indagini sono state dirette dal sostituto procuratore Roberto Valli e coordinate dal procuratore aggiunto Mario Venditti.
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