TG TREVISO (mercoledì 21 febbraio 2018) - Dire, fare, donare. E' forse questa la sintesi migliore per descrivere l'attività dell'Avis di Resana. I numeri, presentati ai soci nella recente assemblea di bilancio 2017, parlano di un'associazione che gode di buona salute. Nonostante una lieve flessione del numero delle donazioni, aumenta infatti la quantità totale di sangue raccolto. Non si può dire lo stesso di plasma e piastrine, anche a seguito del trasferimento dei macchinari necessari dall'ospedale di Castelfranco a quelli di Montebelluna e di Treviso. Più che rassicurante invece l'organico dell'associazione resanese, che può contare su ben 385 soci, quasi tutti donatori attivi.
Ed è proprio questa la vera marcia in più, al di là delle cifre, che fa di Resana un modello di riferimento regionale. La capacità di raccontare e promuovere la donazione del sangue, intrecciando le proprie attività con quelle del territorio. Nelle scuole medie comunali: con concorsi che coinvolgono gli alunni sull'importanza della donazione. Nelle sagre del comune e delle frazioni, con gazebo informativi. Nello sport, con tornei calcistici, ed anche sui social network: l'avis di Resana in pratica è attiva ovunque, e rivolta a tutti, giovani e meno giovani. Venerdì scorso la consegna dei kit di benvenuto ai nuovi soci donatori, testimoni ideali di una corsa che non si ferma. A consegnarli anche il sindaco di Resana Stefano Bosa, già presidente avis per dieci anni. ([ Ссылка ])
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