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Il quesito di oggi è: perché ti accusano?
C’è sempre un perché.
In una parola, c’è sempre un motivo per cui si decide di fare un processo.
Pensiamo ai grandi processi della storia.
Aristotele fu processato perché il regime del tempo riteneva che con il suo modo di pensare il filosofo corrompeva i giovani e quindi costituisse un pericolo per l’ordine sociale e la comunità tutta.
Galielo Galieli fu processato perché la sua visione copernicana (ossia che la terra girava intorno il sole e non viceversa) era contro la Chiesa che voleva affermare il suo primato non soltanto spirituale ma anche intellettuale.
Luigi XVI e Maria Antonietta di Francia furono processati perché occorreva un ricambio politico che sradicasse il vecchio regime politico.
Potremmo citare tanti altri processi della storia ma fermiamoci qui.
Bene, arrivando ai casi di casa nostra possiamo dire che alcune volte le ragioni del perché dell’accusa o della calunnia possono essere per killeraggio politico, sociale, o ancor più familiare.
Con questo voglio dire che l’accusatore (che può essere un’amante tradita, un ex socio d’affari, un dipendente incattivito, una moglie cinica e spietata) decide di presentare una denuncia – querela per vendetta, soldi, o per questioni private.
Ecco quindi che un’accusa NON è ALTRO CHE UNA FALSA ACCUSA.
Vale a dire: una persona decide di denunciare sapendo che la persona accusata è innocente.
Parlavamo prima di Maria Antonietta di Francia.
Bene Maria Antonietta dovette subire un “processo farsa” dove oltre alle accuse formulate contro di lei in qualità di regina le fu anche affibbiata la denuncia di aver abusato sessualmente di suo figlio.
Per fare questo una speciale commissione plagiò il figlio di Maria Antonietta e di Luigi XVI per fargli confermare di essere stato abusato sessualmente dalla madre.
Si dice che il piccolo sia stato messo sotto tortura ed ubriacato per firmare le accuse contro la madre.
Tutto questo è qualcosa che ha a che fare con il passato? O può ripetersi anche oggi e magari sulla tua pelle?
Assolutamente sì. Il tempo passa ma il mondo, purtroppo, non cambia mai.
Nelle aule di giustizia possono essere presentate delle vere e proprie calunnie che vengono formulate a carico di inermi cittadini.
E allora cosa si fa?
Molti vengono da me e mi dicono: “Avvocato dobbiamo presentare una denuncia per la calunnia”.
La denuncia per calunnia va valutata caso per caso ma di certo non è la medicina che sterilizzerà il processo penale contro di te.
Per esperienza professionale devo dirti che, nella maggior parte dei casi, non serve assolutamente presentare una denuncia per calunnia perché la tua denuncia verrà messa in ghiaccia mentre le accuse formulate contro di te andranno avanti.
E allora cosa bisognerà fare?
Bisognerà difendersi nell’aula di giustizia andando a portare a processo tutti i testi o i documenti sulla scorta dei quali si potrà dimostrare che la falsa accusa ha un movente ben preciso e viene corroborato dagli elementi probatori a suffragio.
Questo servirà a spazzare via il venticello della calunnia e a rappresentare al Giudice la falsa accusa contro di te.
#AvvocatoPenalista #AvvocatoFrancescoDAndria #ProcessoPenale
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