Un omaggio alle lotte che le donne afgane e iraniane stanno affrontando.
Donne e islam è un binomio problematico. Ma la questione della donna è universale e il mondo islamico è estremamente variegato al suo interno. È legittimo trattare delle donne musulmane complessivamente e al contempo distinguerle dal resto delle donne?
Le stesse musulmane ci indicano una risposta quando si riuniscono in reti transnazionali di donne che vivono in stati islamici, in paesi laici a maggioranza musulmana, o in paesi dove i musulmani sono una minoranza soggetta a leggi religiose; ma anche donne che vivono in stati laici in cui gruppi politici chiedono l’applicazione di norme religiose, donne di discendenza musulmana in occidente, donne non musulmane che si trovano sottoposte a leggi musulmane attraverso i mariti o i figli, donne nate in famiglie musulmane che preferiscono dare la precedenza ad altri aspetti della loro identità.
Ciò che è comune a tutte è il confrontarsi con leggi modellate o ispirate dall’islam, o ritenute parte della religione islamica. Una religione che si presenta tradizionalmente come religione di legge, i cui interpreti hanno nel corso del tempo sacralizzato la disparità della donna rispetto all’uomo.
Relatore: Roberta Aluffi, professore associato alla Facoltà di Giurisprudenza di Torino, dove insegna diritto comparato, diritto islamico e diritto africano
Ivrea, mercoledì 12 aprile 2023, Aula di Infermieristica
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