GiovedìScienza - 34esima Edizione
"Italiani poca gente - La vera bomba demografica è una implosione"
Con Antonio Golini, LUISS Roma
Modera Alberto Agliotti, comunicatore scientifico.
GiovedìScienza 14 novembre 2019
Aula Magna Cavallerizza Reale - Università di Torino
Video a cura di media.unito.it
Il mondo è giovane. Metà dei 7,7 miliardi di persone che popolano il nostro pianeta ha meno di trent’anni e in Africa l’età media scende sotto i venti. Nel 2050 solo in Africa la popolazione sarà ancora in espansione. Ma l’Italia è vecchia, solo il Giappone ci batte. Abbiamo 169 anziani (cioè persone con più di 65 anni) ogni 100 giovanissimi (meno di 15 anni), nel 2040 il rapporto sarà 265 a 100. Dal 1964, culmine del “baby boom” con una fecondità di 2,7 figli per donna, la decrescita è stata costante e oggi la natalità è ridotta a 1,34. Di questo passo gli italiani si dimezzeranno in poche generazioni. Come se non bastasse, ogni anno duecentomila italiani, in parte pensionati e in parte neolaureati, emigrano, ed è una emorragia anche economica perché con gli anziani emigrano anche le loro pensioni, e con i giovani se ne vanno le intelligenze e le forze migliori. Si calcola che ogni ricercatore che se ne va all’estero sia costato ai suoi genitori e allo Stato mezzo milione di euro. Nemmeno l’immigrazione, tanto avversata per motivi demagogici, riesce a compensare il saldo passivo. In una situazione così è inevitabile che l’economia ristagni, l’equilibrio pensionistico salti e il debito pubblico continui ad aumentare. È la “trappola demografica” che si intreccia con il “buco nero” finanziario. Come si evolverà la popolazione in Italia, in Europa e nel mondo? Demografia e statistica permettono di fare previsioni certe.
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