“O ci ascoltate o rischiate le quattro giornate”: è un ultimatum che fa appello al radicato spirito rivoluzionario partenopeo, quello esposto dai centinaia di cittadini che ieri hanno sfilato in corteo a Napoli, per celebrare un inquietante e provocatorio “funerale dell'economia campana”, con tanto di feretro, bara avvolta nel tricolore, inno funebre e annunci mortuari. La manifestazione, a partire dalle 26,30, ha percorso il lungomare per poi raggiungere palazzo Santa Lucia, diventato luogo simbolo delle proteste. Un manifestante sfoggia sprezzante una maschera da De Luca, e ci ricorda il contesto critico in cui si stanno svolgendo le manifestazioni di questi giorni, con un progressivo scollamento della società civile dalle Istituzioni, le cui misure per arginare il Virus oramai sono considerate insufficienti e dannose, dopo un'intera estate in cui si è fatto ben poco per prepararsi all'annunciata “Seconda ondata”
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