Solo Genoa, Samp schiantata.
I rossoblu giocano un derby mostruoso, dominato dall'inizio alla fine anche quando si sono trovati in inferiorità numerica: di Milanetto, Rossi e Palladino i gol della vittoria in una partita che per i tifosi del Vecchio Balordo promette di rivelarsi indimenticabile.
Spiegare una partita così è relativamente facile: anche se si tratta di un derby, come quello di Genova poi, amatissimo dal pubblico e che condiziona non una, o due settimane, ma un'intera stagione di menaggi, sfottò e stati d'animo.
Un derby facile da spiegare perché non c'è stata partita, dal primo al novantesimo. E non c'è davvero nient'altro da dire.
Il primo tempo il Genoa lo gioca alla morte, con una foga e una cattivera agonistica che Rosetti ha il torto di faticare moltissimo ad arginare: i rossoblu attaccano, a spron battuto, fin dal primo minuto e con un'intensità pazzesca con una Samp che si sfilaccia, si innervosisce e finisce per complicarsi la vita perdendo una quantità di palloni impressionanti. Al 9' il Genoa è già in vantaggio: su un pallone (del quale i blucerchiati lamentano un presunto fallo di mano) lavorato da Palacio, Ziegler entra con il calibro pesante, e provoca il penalty che Milanetto trasforma spiazzando Castellazzi.
La Samp non riesce a imbastire alcuna reazione: il Genoa continua a giocare a mille e devasta la linea difensiva blucerchiata con Palacio e soprattutto con Palladino. Arriva un palo su una chiusura disperata di Ziegler che quasi fa autogol, una traversa su una zuccata di Moretti che Castellazzi devia per miracolo e in tutto il primo tempo la Samp non calcia una sola volta verso Amelia. Da non credere...
Con il Genoa in pieno dominio a dare una chance alla Sampdoria ci pensa Rosetti che fino a quel momento era sembrato più frastornato e indeciso che insufficente. L'arbitro espelle Biava che, già ammonito, accompagna la palla con la mano in un contrasto su Cassano (per altro davvero poco tutelato dall'arbitro).
Con il Genoa in dieci per tutta la ripresa ti aspetti una Samp più convinta, più aggressiva e determinata. E invece il Genoa riattacca, spinge, prende subito un corner, costringe la Samp su una difesa affannosa e imprecisa: Ziegler rischia un altro autogol e poi si dimentica Rossi su un'apertura di Milanetto. E' il 2-0. Del Neri cambia tutto con Pozzi, Tissone e Accardi ma la Samp non cambia per nulla. Nervosismo, tanto: idee pochissime, e Rosetti sempre più confuso finisce per espellere anche Rossi per una seconda ammonizione che va a bilanciare l'espulsione di Biava. Tutto sommato due rossi di troppo, e parecchi gialli che potevano essere comminati prima.
Il Genoa in contropiede fa danni pesanti: Palladino gioca una gara perfetta, prima mette Rossi davanti alla porta, poi è Rossi da offrire un pallonetto d'oro a Milanetto che compie un miracolo, quindi trasforma il rigore della sicurezza firmando una partita di valore assoluto.
Il finale, tra nervosismi eccessivi e una Samp incapace di rendere meno pesante la sconfitta, non offre altro che i cori di una tifoseria rossoblu impazzita di gioia e una terza espulsione, quella di Cacciatore protagonista di un brutto fallo di frustrazione. Inutile cercare nel database dei 101 derby giocati fin qui: il Genoa non ha mai vinto il suo derby 3-0. Basta e avanza fino a primavera inoltrata.
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