Mostra virtuale delle fotografie di Matteo Pisoni
Il 30 marzo 2004, con l'approvazione della Legge 94, il Parlamento italiano istituiva ufficialmente il Giorno del Ricordo. La data prescelta per la celebrazione di questa ricorrenza nazionale, dedicata al ricordo delle vittime delle foibe e all'esodo giuliano dalmata, fu individuata nel 10 di febbraio. In quello stesso giorno di 57 anni prima, infatti, furono siglati a Parigi i Trattati di pace che posero fine alla Seconda Guerra Mondiale e che assegnarono alla Jugoslavia l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, allora italiane.
Una tema estremamente complesso e scomodo, sul quale nel nostro Paese si è colpevolmente taciuto per 50 anni, per tanti motivi. Quanti ne hanno sentito parlare a scuola o in famiglia?
Una delle tante pagine della storia patria, soprattutto di un certo periodo del '900, che, con costume tipicamente nostrano, non abbiamo in alcun modo elaborato in un dibattito pubblico serio e obiettivo, con la quale non abbiamo mai fatto i conti.
E se non si chiudono i conti in sospeso, è difficile voltare pagina davvero.
