In questa lectio Padre Ariel S. Levi di Gualdo spiega perché è auspicabile che si proceda ad abolire l'uso del Messale di San Pio V concesso nel 2007 col "Motu Proprio Summorum Pontificum" sulla Liturgia Romana dal Sommo Pontefice Benedetto XVI.
Muovendosi su rigorosi criteri storico-teologici, il relatore spiega anzitutto quali siano stati i limiti della riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Una riforma di cui la Chiesa aveva bisogno, ma sui risultati della quale, oggi, c'è molto da discutere.
In modo imparziale e senza pregiudizi, analizza e spiega quanto al presente non sia proponibile ipotizzare un ritorno a un passato che secondo taluni non deve passare. Al tempo stesso, però, chiarisce quanto sia urgente mettere mano a dei correttivi, procedendo con una riforma della riforma di una sacra liturgia divenuta da decenni teatro dei personalismi soggettivi e stravaganti dei celebranti, sino a renderla instabile e assoggettata al capriccio particolare, anziché essere espressione orante della dimensione universale della Chiesa di Cristo.
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