Peppino Gagliardi (vero nome Giuseppe) nasce a Napoli il 25 maggio 1940. Il cantante debutta giovanissimo come autore e compositore di brani per altri artisti. Poi, nel 1963, in sostituzione di Franco D’Ambra, si ritrova scaraventato sul palcoscenico dell’11° Festival della Canzone Napoletana per l’interpretazione di “Maie”, canzone di Martingano e Monetti, eseguita in abbinamento con Lucia Valeri. Dopo questa performance, firma un contratto discografico con l’etichetta Zeus di Espedito Barrucci e debutta con il 45 giri “Quanno vuò tu”, cui segue “T’amo e t’amerò” e “Ascoltami mio Dio”. Nel 1964, ritorna al 12° Festival della Canzone Napoletana, dove interpreta i motivi “Mparame a vulè bene” e “Nisciuno o po’ capì”, eseguiti in abbinamento con Mirna Doris e Giancarlo Silvi, i cui dischi sono pubblicati dall’etichetta discografica Jolly, dopodichè presenzia l’Ondina, sagra canora organizzata dal quotidiano Sport Sud, dove ripropone “T’amo e t’amerò”. Nel 1965, debutta al Festival di Sanremo dove interpreta il motivo di Amendola e Gagliardi “Ti credo”, eseguito in abbinamento con Timi Yuro. Nello stesso anno, partecipa al 2° Festival delle Rose di Roma con le canzoni “Atto di dolore” di Guardabassi e “Ho il coraggio di amarti” di Amendola, dopodichè presenzia Un Disco per l’Estate con il motivo “Innamorarmi di te” che si classifica all’ottavo posto finale. Debutta, poi, in televisione nel programma di Nelli e Vinti “Il guarracino” con Carla Del Poggio e Franco Sportelli, mentre, al cinema, prende parte al film di Enzo Trapani “Altissima pressione” e alla pellicola di Tullio Piacentini ”Questi pazzi pazzi italiani”.
P.S. Notizie tratte dal libro: Enciclopedia del Festival della Canzone Napoletana 1952-1981 di Antonio Sciotti (Ed. Luca Torre, Napoli 2011
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