Il tumore del pancreas si manifesta quando alcune cellule che costituiscono l’organo si moltiplicano senza controllo. Il pancreas è una ghiandola situata nell’addome, tra lo stomaco e la colonna vertebrale, di circa 15 centimetri di lunghezza.
La testa del pancreas è la regione più colpita dalle forme tumorali. La porzione del pancreas che produce i succhi pancreatici è chiamata “pancreas esocrino”: da qui ha origine circa il 95% di tutti i tumori all’organo. La parte che produce gli ormoni (insulina, glucagone, amilina e somatostatina) si definisce invece “endocrina” ed è colpita dal 5% delle neoplasie.
FATTORI DI RISCHIO
Il fumo di sigaretta, anche passivo, è il fattore di rischio in assoluto più associato alla probabilità di sviluppare un carcinoma pancreatico: i fumatori presentano un rischio di incidenza da doppio a triplo rispetto ai non fumatori. È ben documentata la diminuzione del rischio in rapporto alla cessazione del fumo. La proporzione di carcinoma pancreatico attribuibile al fumo è dell’ordine del 20-30% nei maschi e del 10% nelle femmine.
Patologie come pancreatite cronica, diabete mellito, oppure una pregressa gastrectomia rappresentano fattori di rischio. Ci sarebbe anche una moderata familiarità a incidere nella manifestazione clinica, ma i geni responsabili della neoplasia non sono stati ancora completamente identificati (ma il RAS e il p16 risultano modificati in quasi il 90% dei casi). L’obesità e una dieta povera di fibre costituiscono altri fattori predisponenti.
COME SI CURA
Le opzioni terapeutiche attualmente disponibili per il trattamento del cancro del pancreas sono chirurgia, radioterapia, chemioterapia.
Chirurgia
L'intervento chirurgico è diverso a seconda della localizzazione del tumore. Queste operazioni, molto impegnative, sono associate a una mortalità che può arrivare al 10 per cento e non sono sempre possibili, dato che la malattia si diffonde con rapidità. Si può decidere di rimuovere le cellule tumorali tramite differenti tipi di intervento.
Chemioterapia
Il trattamento chemioterapico prevede la somministrazione di farmaci, oralmente o per via endovenosa, al fine di distruggere le cellule tumorali che si sono sviluppate nel pancreas e negli eventuali altri organi colpiti.
La chemioterapia può avere effetti collaterali, a volte anche importanti, tra cui nausea e vomito, perdita di appetito, perdita dei capelli, piaghe alla mucosa della bocca, suscettibilità alle infezioni (per mancanza di globuli bianchi), emorragie o ematomi frequenti (da mancanza di piastrine), stanchezza o fiato corto (per riduzione dei globuli rossi). La maggior parte degli effetti collaterali scompaiono quando viene interrotto il trattamento.
Radioterapia
Questa tecnica utilizza radiazioni ad alta frequenza per demolire le cellule tumorali e ridurre le dimensioni del cancro, cercando di preservare quelle sane. Le radiazioni possono essere erogate da una macchina esterna all’organismo (in questo caso si parla di radioterapia esterna) oppure la sostanza radioattiva può essere immessa direttamente nella lesione tumorale per mezzo di tubicini di plastica (radioterapia interna).
Terapie mirate
Al momento sono in corso studi volti a verificare l’efficacia delle terapie mirate che si basano sull’impiego dei cosiddetti "farmaci a bersaglio", studiati per andare a colpire esclusivamente le cellule tumorali.
PREVENZIONE
I fattori di rischio
In generale è bene evitare gli stili di vita scorretti in che in generale possono portare all’insorgenza di tumori, obesità (alto consumo di grassi saturi), ridotta attività fisica, scarsa assunzione di frutta e verdura fresca, abuso di alcol.
Esami di controllo
Ad oggi non esistono metodi per la diagnosi precoce del carcinoma del pancreas a cui sottoporsi come avviene con la mammografia nelle donne per il tumore del seno. La malattia è di solito per lungo tempo asintomatica; solamente il 5-7% dei casi viene diagnosticati in stadio iniziale. La vaghezza dei sintomi comporta spesso gravi ritardi nella diagnosi.
QUANTO È DIFFUSO
Nel 2022 sono stati circa 14.500 i nuovi casi (7.900 fra le donne, 6.600 fra gli uomini), e sono 21.200 le persone che in In Italia vivono dopo aver avuto una diagnosi di tumore del pancreas. Si tratta di uno dei pochi tumori per cui risultano in aumento incidenza e mortalità in tutte le fasce d'età. Nelle donne oltre i 75 anni il carcinoma pancreatico è compreso tra i cinque tumori più frequenti (5% dei casi). La malattia è generalmente più diffusa nella popolazione di età compresa tra i 60 e gli 80 anni. Si tratta di una delle neoplasie a prognosi più severa.
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