Un team di ricercatori italiani ha acceso una nuova speranza nel buio tunnel della malattia dell’Alzheimer, grazie alla scoperta che potrebbe in futuro aiutare a bloccare la malattia prima ancora che i sintomi inizino a manifestarsi, cancellando lentamente intere pagine di ricordi ed emozioni del libro di una vita. Il team di esperti della "Fondazione Ebri Rita Levi Montalcini" ha sperimentato sui topi il cosiddetto Anticorpo A13, una molecola in grado di ringiovanire il cervello favorendo la nascita di nuovi neuroni. Raffaella Scardigli, una delle ricercatrici, ci ha spiegato in che modo questa preziosa scoperta potrebbe diventare un importante punto di partenza per provare in futuro a sconfiggere la malattia. L'Alzheimer comincia quando alcune sostanze tossiche chiamate A-Beta Oligomeri si accumulano nelle cellule staminali bloccando lo sviluppo dei neuroni. La funzione dell'anticorpo A13 è proprio quella di neutralizzare queste sostanze tossiche nella cellula e bloccare quindi sul nascere la malattia.
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