Oggi oltre 500 persone sono scese nelle vie del quartiere San Siro per difendere il territorio dalle mire di Moratti, Ligresti & Co.
Mentre a Palazzo Marino si gioca all'approvazione del PGT, con scaramucce e tira e molla per spartirsi tra pochi la torta di Expo 2015, nei quartieri la gente si organizza e scende in piazza per difendersi dalle speculazioni. Ecco il progetto della giunta comunale e dei suoi amici: svuotare dagli attuali abitanti le case popolari e rimetterle sul mercato, perchè da quartieri periferici ormai si trovano al centro della regione urbana milanese; sgomberare gli spazi sociali perchè luoghi di alternativa culturale e sottratti al profitto, che stonano con le logiche della città vetrina a cui vorrebbero ridurre Milano.
Sulla zona ovest, interessata dall'Expo, e sul quartiere San Siro, per la sua vicinanza a CityLife, si addensano numerosi interessi, tanto che l'Aler nel consiglio comunale del 15 dicembre 2009 afferma di voler liberare circa 6 mila alloggi e metterli in vendita, rivendicando la natura privata dell'azienda. In quest'ottica le amministrazioni di Milano e dei comuni limitrofi vorrebbero lo sgombero dello Spazio Micene, dell'S.O.S. Fornace e della Cascina Torchiera, perchè resistono e si oppongono alle trasformazioni della città rivolte ad agevolare gli affari piuttosto che i diritti e i cittadini.
Inoltre razzisti in doppiopetto e imprenditori della paura in corsa per la Regione proveranno a giocare sulla pelle degli abitanti di San Siro una sporchissima campagna elettorale: accaparrarsi qualche voto criminalizzando chi è costretto ad occupare per necessità o chi vive nei i campi rom (ieri il 179° sgombero di un campo negli ultimi due anni), senza preoccuparsi dei bisogni delle tante persone che chiedono solo un tetto sulla testa e senza risolvere il problema abitativo di Milano.
In particolare rispetto ai migranti proveranno a fomentare il clima di odio attraverso campagne demagogiche, come l'ultima direttiva della Gelmini che prevede un tetto massimo del 30% di alunni senza cittadinanza per ogni classe, creando gravi problemi di continuità scolastica e inserendo logiche discriminatorie e differenziali nella formazione delle classi: il ritorno al passato è sempre più evidente. Cosa ne sarà delle scuole di San Siro?
In piazza Selinunte a partire dalle 15.00 si sono ritrovate molte realtà milanesi oltre al Comitato Abitanti San Siro e allo Spazio Micene: il Comitato Casa e Spazi di Ticinese, Cox18 e Torricelli, il Comitato Casa e Territorio, T28, il centro sociale Fornace di Rho e il Comitato No Expo, la Cascina Torchiera e la Banda degli Ottoni, il CS Cantiere e il Coordinamento dei Collettivi Studenteschi con lo striscione "Ma quale 30%? 100% meticci! L'unico straniero è il razzismo".
Tra i tanti messaggi e slogan della manifestazione, un riferimento ai fatti di Rosarno: "Dai campi di agrumi all'Expo 2015, respingiamo mafiosi e razzisti che speculano sulle nostre vite".
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