10 ore di camera operatoria e alternanza di 5 équipe per un totale di 40 persone. Modelli 3D per simulare l’operazione. E’ il secondo caso nella storia dell’Ospedale. Il primo oltre 30 anni fa. Il percorso di cura delle bambine rientra nell’ambito delle missioni umanitarie dell’Ospedale della Santa Sede.
Due gemelle siamesi di 17 mesi unite per il torace e per l’addome sono state separate con successo all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. L’intervento di separazione su Rayenne e Djihene, provenienti dall’Algeria, è durato 10 ore ed è stato eseguito da un team multidisciplinare di circa 40 persone guidato dal prof. Alessandro Inserra, direttore del Dipartimento Chirurgico. Per preparare l’intervento sono stati realizzati modelli e stampe 3D delle gemelle. Una speciale procedura ha consentito di dimezzare la durata dell’operazione (in media di 18-20 ore) riducendo il tempo di esposizione delle bambine all’anestesia.
Nella storia dell’Ospedale è il secondo caso di separazione di gemelli siamesi. L’unico altro intervento di questo tipo risale all’inizio degli anni 80, più di 30 anni fa, e fu eseguito su due gemellini maschi. Anche in quel caso si trattava di siamesi toraco-onfalopaghi (con torace e addome uniti). Un’altra coppia di gemelle siamesi, ricoverate nel reparto di Neonatologia del Bambino Gesù, verrà separata nelle prossime settimane. Provengono dal Burundi e sono unite per la zona sacrale (pigopaghe). Il percorso clinico e chirurgico delle piccole pazienti algerine e burundesi rientra nell’ambito delle missioni umanitarie.
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