Il presidente egiziano Anwar Sadat è il primo leader arabo a recarsi in visita ufficiale in Israele. Gran parte del mondo arabo rimase oltraggiato dalla sua visita. A quasi mezzo secolo di distanza risuona quasi con ironia lo slogan “non più guerre” pronunciato alla Knesset (il parlamento di Israele) con il quale concluse il colloquio con il primo ministro israeliano Menachem Begin, cercando un accordo di pace permanente. “Oggi sono qui, e lo dichiaro a tutto il mondo, per dirvi che noi accettiamo di vivere in uno stato di pace permanente basato sulla giustizia”. Davanti ai parlamentari israeliani disse solennemente: “Il problema palestinese è il cuore e l’essenza del conflitto e fintanto che continuerà ad essere irrisolto il conflitto non potrà che aggravarsi raggiungendo nuove dimensioni. In tutta onestà vi dico che non ci può essere una pace senza i palestinesi, trascurare questo tema è un errore dalle conseguenze imprevedibili”. Dino Frescobaldi sulla prima pagina del Corriere della Sera di martedì 22 novembre 1977 riprende il pensiero di Sadat e sottolinea i problemi del conflitto israelo-palestinese che persistono ancor oggi sulla striscia di Gaza: “Tolto di mezzo il finto argomento di quanti pretendono che possa esser ancora contestato il diritto all’esistenza d’Israele, restano i problemi reali, cioè la definizione dei confini, la patria per i palestinesi, lo statuto di Gerusalemme”.
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