dal libro ORCHIDEE, STORIE & PERSNAGGI $° edizione, acquistabile da www.orchideria.it o amazon: Perché le piante non rifioriscono? Le piante pur essendo in buona salute non ne vogliono sapere di rifiorire.
Premesso che lo scopo principale delle piante è la riproduzione che avviene attraverso i fiori e la loro impollinazione, è evidente che le piante ce la mettono tutta per fiorire.
Se non fioriscono è perché c’è qualcosa che non va, infatti oggi ci sono moltissime persone a cui rifioriscono, e se domandate loro “Cosa gli fai?” tutti vi risponderanno “Niente!” Ed è così. Anzi, una delle regole delle orchidee è: “Meno fate meglio è”. Generalmente è dovuto a condizioni ambientali non adatte, ad esempio troppo caldo o eccessiva ombra possono inibire l’induzione a fiore, anche concimi con molto azoto hanno questo effetto.
Solitamente è sufficiente spostare le piante in posizione un po’ più luminosa e un po’ più fresca di notte per vederle rifiorire.
Riporto qui uno stralcio dal brano di pag. 72 (…) Giorgio Unterkofler è stato il più bravo coltivatore d’orchidee che abbia mai conosciuto, bastava visitare la sua serra, lo splendore della collezione di Vanda e l’infinità di altre specie erano la dimostrazione della sua bravura, ora Giorgio ha gravi problemi di salute, e la sua collezione di orchidee, dopo un breve periodo di abbandono, grazie soprattutto all’interessamento di Martina Schullian, sono finite al Giardino botanico di Merano.
Tutte le volte che andavo alla mostra di orchidee di Bolzano mi veniva a prendere in albergo al mattino presto e mi portava a vedere la sua serra, ogni volta mi faceva da guida fra le oltre 500 Vanda, il cuore della sua collezione, e buona parte le aveva prese da me, e le tantissime altre orchidee che riempivano la serra.
Ogni. volta mi spiegava i pregi di ogni pianta, le conosceva bene una per una, ce n’erano sempre tante fiorite, ma ce n'erano anche tante non fiorite, mentre camminavamo nella serra indicandomi le piante non fiorite diceva "Questa è gialla punteggiata, questa è viola a fiore grande, questa la tengo da conto perché non è mai fiorita, questa è rossa, questa è un'altra che tengo da conto perché non è mai fiorita" e così via.
Una volta gli ho chiesto: ”Scusa, ma perché tieni da conto quelle che non sono mai fiorite? e lui "Ah! Perché queste che non sono mai fiorite poi quando fioriscono fanno anche tutti i fiori che non hanno fatto prima!”
Ogni tanto, quando qualche cliente mi racconta deluso che ha una pianta che non fiorisce, gli racconto questa storia e mi sembra di vedere nel suo volto dissolversi la delusione ed accendersi la speranza di una fioritura eccezionale.
Anche la luce notturna può influire sulla fioritura perché alcune orchidee come le Cattleya del gruppo labiata sono sensibili al fotoperiodo* ossia hanno l’induzione a fiore quando le ore di luce diminuiscono. In pratica fate in modo che di notte le piante siano al buio.
*Molte piante sono influenzate dal fotoperiodo, tra le più comuni Crisantemi e Poinsettia, le Poinsettia o Euphorbia pulcherrima comunemente conosciuta come “stella di natale” si è cominciato a coltivarla negli anni 70 del secolo scorso ed ha immediatamente avuto un grande successo, ricordo che un grande coltivatore di Milano il primo anno che ha coltivato le Poinsettia ha avuto molte piante che non fiorivano perché nelle serre vicine alla strada i lampioni stradali influivano sul fotoperiodo e tutte le piante vicino alla strada non fiorivano.
(...)
Tra le altre avevo molte piante di una magnifica Cattleya che fioriva sempre per Pasqua, la Laeliocattleya ‘Culminant ‘La Tuilerie’ era una varietà molto produttiva e ne avevo proprio tante e nel periodo pasquale per circa 20-25 giorni raccoglievo quasi 1.000 fiori al giorno solo di quella varietà ma erano troppe, non riuscivo a venderle tutte e la maggior parte restava invenduta.
Dovevo trovare una soluzione, ad esempio vendere almeno metà delle piante, ne parlai a Philippe Lecoufle che mi disse che tutte le Cattleya del gruppo labiata (quindi anche la Lc Culminant) sono sensibili al fotoperiodo, contattai il Dottor Giorgio Rampinini, penso il miglior tecnico di floricoltura che abbiamo avuto in Italia e con la sua guida e l’elettricista abbiamo realizzato un impianto di illuminazione per il fotoperiodo. Abbiamo vuotato un banco di 40 m x 2 m nella serra dei Cymbidium e sopra ogni 2 metri una normale lampadina ad incandescenza da 100 watt con un portalampada in modo che ogni lampadina illuminava un quadrato di 2m x 2m, abbiamo acceso le lampade di notte per 1 ora dal 20 giugno, poi ogni settimana (ogni lunedì) allungavo l’illuminazione di 15 minuti da metà settembre ogni lunedì staccavo due lampadine e da allora le mie Lc Culminant fiorivano scaglionate da marzo a giugno
foto Epidendrum capricornu presa dal web.
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