Speciale TG FNOMCEO
È stata una occasione di confronto a tutto campo quella della Conferenza Nazionale della Fnomceo sulla questione medica che si è svolta a Roma nello storico teatro Argentina dove sono giunti da tutta Italia presidenti degli ordini dei medici e sindacalisti delle diverse categorie professionali.
Ad aprire i lavori il segretario della Fnomceo Roberto Monaco che ha illustrato gli obbiettivi della Conferenza e ha portato il saluto della Federazione ai numerosi partecipanti, agli ospiti e alle autorità presenti. A seguire l’analisi da parte del Presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta sulle risorse previste dal PNRR per il settore della Sanità e l’intervento del Presidente dell’Enpam Alberto Oliveti sugli effetti del prepensionamento e della Gobba pensionistica
La rappresentazione della condizione di disagio nella quale si trovano oggi i medici italiani è venuta poi dalla illustrazione dei risultati di un’indagine svolta per conto della Fnomceo dall’istituto Piepoli su un campione rappresentativo di 500 medici, uomini e donne, stratificati per età e per collocazione geografica. Dalle risposte raccolte emerge che
un terzo dei medici italiani, potendo, andrebbe subito in pensione e che a sognare la fuga dall attività medica è proprio la “fetta” più giovane della Professione: il 25% dei medici tra i 25 e 34 anni e il 31% di quelli tra i 35 e i 44 anni. Ad aggravare il disagio , durante la pandemia, l’aumento dei carichi di lavoro tanto che si dichiarano “stressati” il 90% dei medici del territorio, il 72% dei medici ospedalieri, l’80% degli specialisti ambulatoriali, il 62%degli odontoiatri. Ma non basta. L’aumento dei carichi di lavoro ha sottratto tempo alla famiglia, al riposo, alla vita privata. Nel corso degli ultimi due anni, gran parte dei medici del territorio (55%) e degli ospedalieri (44%) ha dovuto rinunciare o ridurre i giorni di ferie.
E proprio al disagio che investe oggi la professione medica a fatto poi riferimento il Presidente Anelli che nel suo intervento si è soffermato sui 20 punti del manifesto sottoscritto dalla Fnomceo e da quindici sigle sindacali mediche e odontoiatriche.
Dalla carenza di medici al burnout, dal riconoscimento di diritti alla revisione dei percorsi di formazione, dalla sicurezza sul lavoro agli accordi contrattuali. Sui diversi aspetti della questione medica sono poi intervenuti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali unite sul palco del Teatro Argentina nella volontà di richiamare l’attenzione del Ministro Speranza e del presidente Fedriga sulle problematiche che investono la professione medica.
Dalla Fimmg con il segretario Silvestro Scotti all
ANAAO ASSOMED con Carlo Palermo al presidente della CIMO FESMED Guido Quici al SUMAI ASSOPROF CON Luigi Sodano all’ ANDI, l’associazione nazionale dentisti italiani. Tutti hanno partecipato attivamente al confronto insieme alle altre organizzazioni sindacali come la CISL MEDICI la UIL Medici
la Federazione italiana dei medici pediatri, la FISMU, la Federazione Veterinari medici e dirigenti, la NUOVA ASCOTI, l’Associazione sindacale chirurghi ortopedici traumatologi italiani. E ancora la CIMOP, Confederazione italiana dei medici dell’ospedalità privata il Sindacato medici specialisti convenzionati per le branche a visita il Sindacato medici italiani e il Sindacato nazionale Area Radiologica. Tutti uniti - ha spiegato il presidente Anelli- nello sforzo di contribuire a migliorare in maniera significativa il servizio sanitario nazionale.
Oggi siamo qui convenuti per un confronto su un tema di cruciale importanza per la nostra società e per la nostra democrazia: il ruolo strategico della Professione medica, durante e dopo lo stato di emergenza pandemica, nel garantire i diritti sanciti dalla nostra Carta Costituzionale.
L’abbiamo chiamata “Questione Medica” perchè alla luce dei programmi, delle linee d’azione poste in campo dal PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - e più concretamente delle risorse disponibili per le strutture e le infrastrutture, siamo a chiedere una analoga attenzione nei confronti dei professionisti sanitari.
Vivo apprezzamento per l’iniziativa della Fnomceo da parte del Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga che ha sottolineato l’importanza di un confronto costante tra i rappresentanti della professione medica e le istituzioni regionali per il raggiungimento di adeguati livelli di assistenza su tutto il territorio nazionale, superando squilibri e disuguaglianze non più accettabili.
Puntuali infine le risposte del ministro Speranza che ha ricordato gli impegni assunti dal Governo e ha ribadito la volontà di procedere alla riforma e al potenziamento del servizio sanitario con il pieno coinvolgimento della componente medica.
Direttore: Giovanni Miele
Direttore Responsabile: Michela Molinari
Videomaker: Vladimiro Mei
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