La spiritualità, i paesaggi, i sentieri e i monumenti da riscoprire. Questi i punti di forza del progetto “Sulla rotta della via Francigena” presentato ieri mattina in una conferenza stampa.
Quattro comuni coinvolti: Irsina (capofila), Acerenza, Genzano e Banzi, con un unico obiettivo, quello di creare un sistema turistico sostenibile e destagionalizzato per valorizzare il proprio territorio.
“Ormai - ha spiegato l’assessore al turismo del comune di Irsina , Giuseppe Candela - abbiamo capito che la nostra forza è il turismo lento, quello delle Ippovie, delle ciclovie, dei cammini spirituali, dei monumenti poco conosciuti. Non un turismo di massa, che non potremmo neppure reggere, ma un turismo colto”.
Il progetto di valorizzare la via Francigena lucana, è stato spiegato, prende le mosse dalle esperienze precedenti dei singoli comuni sulla valorizzazione territoriale.
Il sindaco di Acerenza, Fernando Scattone, ha ricordato che il turismo lento è in crescita: “Nel caso specifico di Acerenza - ha detto - ci attestiamo su 40milapresenze l’anno con seimila pernotti”.
“Oggi - ha detto il sindaco di Genzano Viviana Cervellino - il nostro bisogno più importante è quello di destagionalizzare il turismo: i cammini sono un modello che regge ovunque, Basilicata lo sta scoprendo e spero che si punti sempre più su questo tipo di iniziative”.
Il progetto prevede, tra le altre cose, la realizzazione di una segnaletica interattiva e intelligente sui due tratti della via Francigena che collegano i quattro comuni, la rigenerazione di alcuni immobili, la realizzazione di un ecomuseo, percorsi di mobilità lenta come Ippovie e ciclovie su vecchi tratturi in disuso. L’iniziativa ha ricevuto un finanziamento del Ministero del Turismo di poco,più di 800mila euro ed è ai nastri di partenza.
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