L’obiettivo è settembre 2027. Meno di tre anni, dunque, per completare il più grande intervento di rigenerazione urbana a livello europeo, la cui storia però è ormai quasi pluridecennale. Parliamo della Città della Salute e della Ricerca di Sesto San Giovanni, visione luminosa e futuristica da scriversi sulla storia industriale dell’ex Stalingrado d’Italia, sul sedime dei capannoni delle acciaierie Falck, da cui partiva quasi il 40% dell’acciaio consumato in Europa. Ed è qui che troveranno la loro nuova casa due eccellenze della ricerca come il Neurologico Carlo Besta e l’Istituto Nazionale dei Tumori.
Lunedì mattina, autorità e maestranze hanno effettuato un sopralluogo negli immensi cantieri, a un anno dall’avvio dei lavori e a poche settimane dai primi getti di calcestruzzo per le fondamenta.
150mila metri quadrati, con strutture sanitarie di bassa e alta complessità, fra cui un blocco con 25 sale operatorie, otto bunker per acceleratori nucleari, uno per la protonterapia e un ciclotrone. In totale saranno 600 posti letto, 120 ambulatori, 42 laboratori e 3.000 occupati fra medici e infermieri. Tutto, sotto la firma dello studio di Mario Cucinella.
L'anno prossimo intanto verrà inaugurata la nuova stazione ferroviaria a ponte progettata da Renzo Piano, che unirà in modo indissolubile la vecchia Sesto e la nuova città.
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